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Fondazione Rovigo cultura: c'è Lubian il vecchio che avanza

La nomina

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Elia Lubian

Il nuovo presidente è stato 15 anni in Cariparo, legato a Renzo Marangon. E' dirigente e socio di Aiem, azienda fra i massimi contribuenti alla campagna elettorale di Alessandra Moretti contro Luca Zaia.
La ruspa si è impantanata sulle nomine.



Ieri mattina (lunedì 10 luglio) il sindaco Massimo Bergamin ha provveduto a nominare il nuovo presidente di Rovigo cultura dopo le polemiche dimissioni di Giampiero Beltotto.


E la sua scelta per la presidenza è caduta su un personaggio più che navigato della politica rodigina: Elia Lubian, dal 2001 nel consiglio generale e nel cda della Fondazione Rovigo cultura, dove era entrato giovanissimo in quota all’allora potente assessore polesano Renzo Marangon.


Sostituito qualche mese fa dopo oltre 15 anni, Lubian è stato dunque riciclato nella Fondazione cultura che, su imput di Beltotto, aveva intrapreso la strada poi bloccata di portare sotto uno stesso tetto le politiche del Museo dei Grandi fiumi e del teatro Sociale, nella speranza di mettere assieme un progetto innovativo per Rovigo capitale della cultura. Un progetto che se non è riuscito a un manager della cultura come Beltotto...


Lubian, nonostante gli anni passati in Cariparo non è infatti certamente uomo legato agli ambienti culturali. E’ da sempre dipendente, dirigente e anche socio del gruppo Aiem, azienda polesana che opera nel settore dell’energia - e non solo - che fa capo all’imprenditore Massimo Turri, a sua volta storicamente legato da amicizia con Renzo Marangon, già assessore e poi consigliere regionale in quota prima Dc e poi Forza Italia.


Una presenza, quella di Turri, a cui è legato anche l’assessore Andrea Donzelli.

Lo stesso Turri che ultimamente è stato segnalato più volte insieme a Bergamin, a Piergiorgio Cortelazzo e al sindaco di Lendinara, Gigi Viaro, nelle trattative per la fusione fra Polacque e Cvs. Una presenza che in maggioranza ha fatto innervosire più di uno.


Insomma: una nomina un po’ a sorpresa per la “ruspa” Massimo Bergamin.
Senza contare che proprio Aiem, di cui Lubian è procuratore e socio, alle ultime elezioni regionali è stata fra i sostenitori economici più convinti della candidatura di Alessandra Moretti contro il presidente leghista Luca Zaia.
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