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Il primo atto del sindaco neoeletto? Vietare le lanterne cinesi

L'ordinanza

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A Granze, nella bassa padovana, un piccolo incendio ha fatto scattare il divieto: "Alla stessa ora c'erano due lanterne che volavano in quella direzione". Per i trasgressori fino a 500 euro di multa.
Avete presenti le lanterne cinesi volanti, quelle che nelle sere d'estate vengono accese e lanciate in aria in segno di buon auspicio?



Ormai la moda è arrivata anche in Italia. E non c'è festa (o spiaggia) in cui nella notte non se ne veda qualcuna alzarsi in cielo.



Ovunque, ma non a Granze, nella bassa padovana, a poca distanza dal Polesine.



Il sindaco del paese, Damiano Fusaro, ha infatti debuttato come sindaco (è stato appena eletto) firmando la sua prima ordinanza con la quale sancisce il divieto di utilizzo delle lanterne cinesi.



Il provvedimento di Fusaro che vale tutto l'anno e non solo d'estate - come spiega Il Mattino di Padova - prende spunto da un episodio avvenuto nei giorni scorsi, con i vigili del fuoco che sono dovuti intervenire per domare un piccolo incendio. "Nello stesso orario in cui si sono sviluppate le fiamme son state avvistate due lanterne volare in cielo e andare in quella direzione", ha spiegato il sindaco.



"L’imprevedibilità delle traiettorie assunte da queste lanterne - si legge nell'ordinanza - non permette al responsabile del lancio la bonifica dei residui di combustione o l’eventuale ripristino dello stato dei luoghi".



E per gli inguaribili romantici c'è anche la minaccia: una contravvenzione tra 25 e 500 euro.
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