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Ostello Canalbianco, i dubbi dei sindaci: "Ma come lo gestite?"

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Ostello CanalBianco

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Aquathlon, coop che gestisce l'Ostello Canalbianco, chiude il bilancio con 12mila euro di perdite. Fatturazione dimezzata nonostante i profughi. E i sindaci vogliono vederci chiaro.
Il rientro senza dirlo a nessuno nel cda di Aquathlon, la coop che gestisce l’Ostello Canalbianco di Arquà e il relativo affitto per ospitare i profughi, è costato il posto di assessore a Rovigo ad Andrea Donzelli.



Ma al tempo stesso il “caso” ha riacceso le luci su una struttura di proprietà pubblica, affidata in gestione ad una coop (Aquathlon) che per far quadrare i conti affitta ad un’altra coop (Porto Alegre) che ospita profughi. Un giro che ha finito con l’attirare l’attenzione anche dei sindaci coinvolti.



"Quell’Ostello era stato costruito con uno scopo ben preciso, e adesso vogliamo capire da Arquà, che è il capofila, e da Aquathlon, quale sia la situazione. A partire dai conti", attacca il sindaco di Pontecchio, Simone Ghirotto.



E a proposito di conti, il Bilancio 2016 di Aquathlon che chiude in passivo di 12mila 272 euro. Ma come? E il business dei profughi? Quello che sorprende sono le cifre: nel 2016, a fronte di un numero analogo di profughi ospitati, i ricavi si sono dimezzati (da 120mila a 58mila euro). Per ogni profugo ospitato Aquathlon incassa 1,59 euro al giorno. A fronte dei quasi 7 euro pagati nelle altre strutture. Insomma: prezzi da saldo lungo il Canalbianco.



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