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Sversamenti sul Po, disastro colposo

Delta

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La Cassazione ha confermato la sentenza d’appello contro titolare e custode dell’ex raffineria. La Lombarda Petroli aveva scaricato nel Lambro 2.400 tonnellate di gasolio e combustibile arrivato nel Delta.
La Corte di Cassazione ha confermato, a due giorni dalla prescrizione completa del caso giudiziario, la sentenza di appello di disastro colposo sullo sversamento della ex raffineria Lombarda Petroli di Villasanta, in provincia di Monza e Brianza, che nella notte del 22 febbraio 2010 scaricò 2.400 tonnellate di gasolio e oli combustibili nel Lambro, affluente del Po, che finirono fino al Delta.




Il titolare della Lombarda Petroli, Giuseppe Tagliabue, condannato a 1 anno e 8 mesi per disastro colposo più altri 9 mesi per reati fiscali (pena quest’ultima diminuita per alcune intervenute prescrizioni) e del custode della ex raffineria Giorgio Crespi di 1 anno e 6 mesi, pena sospesa.



E anche il movente che la Procura di Monza aveva addotto, secondo la quale lo sversamento era stato deciso per nascondere le quantità di prodotto in vista della chiusura del deposito, è stato confermato dalla Cassazione.




In primo grado il Tribunale di Monza aveva condannato per disastro doloso a 5 anni di reclusione soltanto il custode della Lombarda Petroli, l’appello aveva coinvolto anche il titolare, così come confermato dalla Cassazione.

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