Cerca

"Televisioni nuove per i profughi"

La segnalazione

45397

Altri migranti in arrivo in Polesine

L'esponente della Lega Nord critica chi accusa il Polesine di intolleranza e annuncia che "a Taglio di Po pronte le televisioni per le camere dei migranti".
Televisioni nuove per i profughi di Taglio di Po. Lo segnala la consigliere provinciale Laura Tescari che respinge ogni accusa di intolleranza lanciata dal vicepresidente della Provincia Vinicio Piasentini al territorio polesano per la questione migranti.


“Mi spiace che qualcuno provi ad additare la nostra Provincia come capitale dell’intolleranza. Mi riferisco a chi esprime opinioni sui social, ma anche sui giornali sostenendo che persone e partiti come la Lega Nord cavalcano semplicemente un’onda di odio. Siamo oggettivi per favore”. La consigliere provinciale in quota Lega Laura Cestari esprime il proprio parere su alcuni commenti espressi da colleghi consiglieri o più in generale sui social network.


“Il dato certo è che si cerca di collocare presunti profughi ovunque e non possiamo nasconderci dietro ad un dito dicendo che è normale, che tanto va tutto bene e che sono bravi ragazzi - continua Cestari - il punto è un altro. Guardiamo l'esempio di Taglio di Po. I cittadini, com’era già avvenuto altrove, hanno espresso un dissenso nei confronti di arrivi che ormai sono conclamati all’hotel Mancin, mi risulta, inoltre, siano già pronte televisioni nuove a disposizione dei nuovi ospiti. L’espressione è giunta nel modo più pacifico e semplice possibile, eppure c’è la tendenza a non voler ascoltare chi grida un no deciso. E così ha inizio il clima di attesa da parte dei cittadini e di chi viene definito addirittura il ‘nuovo razzista’. E’ essere razzisti se si decide di ascoltare prima di tutto il bisogno della propria gente? E’ essere razzisti esprimere un no nei confronti di un’imposizione che cala sulle teste delle persone come una mannaia?”


E ancora: “A Ficarolo le cose vanno bene al momento, chi dice il contrario? Ma il primo cittadino insieme all’amministrazione ha dovuto vigilare e trovare comunque un metodo che permettesse un’accoglienza controllata”. Cestari si schiera a difesa del territorio e di chi ha diritto anche a temere un arrivo incontrollato di profughi. “Non si vuole creare allarmismo - dice - la nostra provincia non è pronta per ospitare tutti e non può diventare un centro d’accoglienza perché lo decide chiunque veda profitto da questa scelta”.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400