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Fi riabbraccia gli ex e non dà diktat

Summit di Forza Italia, presto un nuovo direttivo polesano. Avezzù vicino al rientro

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Il coordinatore regionale Paroli: “La linea è per la fusione di Polacque, ma sono ammesse posizioni diverse”.
Nessun diktat sulla fusione di Polesine Acque e porte aperte a chi era uscito da Forza Italia per tentare altre esperienze politiche. Ma per ora le lacerazioni che da mesi dividono il partito non sono superate.


Il summit di Forza Italia, tenutosi a Padova alla presenza della guida regionale Adriano Paroli, ha sottolineato la necessità di rilanciare l’azione politica del partito cercando più condivisione e capacità di attrazione.


All’incontro era presente anche Paolo Avezzù, presidente del consiglio comunale e uscito da Fi per aderire ad Alternativa popolare, ma che ora potrebbe rientrare alla casa madre azzurra. “La sua disponibilità al dialogo c’è - ammette Paroli - vediamo se tutte le forze che negli ultimi tempi sono uscite dal partito potranno rientrare. L’obiettivo è di costituire il nuovo direttivo polesano entro la metà di settembre, dovrà essere formato da tutte le sensibilità politiche del nostro partito in Polesine. L’obiettivo è rafforzare la nostra azione politica moderata con alla base i nostri valori”. Porte aperte, quindi, ad Avezzù e al suo gruppo, ma anche ad altri ex appartenenti a Fi.


All’incontro di Padova si è anche parlato di fusione Polacque: “La linea del partito - dice Paroli - è quella che vede con positività le aggregazioni, compresa quella fra Polacque e Cvs. Servono per dare più forza al territorio. Detto questo però non si tratta di diktat, ci sono valutazioni che devono essere fatte dai singoli Comuni, loro conoscono bene quale può essere il meglio per la propria comunità. Il partito dà la linea generale, ma poi ci possono essere altri interessi particolari che meritano rispetto”.
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