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Rapina e spaccio, "via da Rovigo"

Questura

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Due divieti di ritorno e due avvisi orali del questore Fabio Cilona a pregiudicati "indesiderati" a Rovigo.
Non potrà mettere piede in provincia di Rovigo il 26enne mantovano che si è reso protagonista di una rapina aggravata e dal reato di lesioni personali.



Il ragazzo originario di Ostiglia, era stato arrestato in flagranza di reato il 30 giugno scorso a Stienta. Qui era entrato con due donne in un centro massaggi gestito da cinesi e aveva chiesto di entrare in cabina massaggi.



Era tutto un pretesto per distrarre l’impiegata che con una mossa repentina era stata spintonata a terra e aggredita. Le era stato intimato di dare l’incasso. La cinese, però, si era difesa ed era riuscita a chiamare in soccorso i carabinieri.



S. G. è un habitué del carcere. Sin dal 2010 è stato denunciato innumerevoli volte, sia in stato di libertà che di arresto, per gravi delitti contro il patrimonio e la persona.




Divieto di ritorno intimato dal questore Fabio Cilona anche per J. S. nata in Serbia, 24enne. Il 7 febbraio scorso è stata controllata da personale in servizio della questura, unitamente ad altra persona, mentre si aggirava con fare sospetto tra le abitazioni di via Giordano Bruno.
La stessa risulta essere stata più volte denunciata sia in stato di libertà che di arresto per reati predatori, inoltre e solita associarsi a persone con precedenti penali e di polizia.



Il questore, inoltre ha consigliato vivamente a B. I, 33enne italiana, di cambiare vita. La donna ha precedenti per reati di spaccio. Il 9 maggio scorso è stata sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal tribunale di Rovigo, in quanto individuata responsabile, in concorso con altre persone pregiudicate, di gravi delitti in materia di sostanze stupefacenti, per analoghi delitti è stata arrestata anche 2016.



Insieme alla donna, è stato avvisato dal questore anche R. M. 41enne, italiano. Il 9 maggio scorso è stato sottoposto agli arresti domiciliari, emessa dal locale Tribunale, in quanto individuato responsabile, in concorso con altre persone pregiudicate, di gravi delitti in materia di sostanze stupefacenti.

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