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Dopo i lavori spuntano le cicatrici

Degrado

Spesso le ditte che eseguono manutenzioni mettono “una pezza” che rovina il manto stradale. L’assessore ai Lavori Pubblici Saccardin: “A settembre chiamerò i responsabili per rimediare”.
Spaccano asfalto e strade - come se non ci pensasse già l’usura e la mancanza di manutenzione - per sistemare tubi di gas, elettricità e rendere funzionali le nostre case.



Ma quando si tratta di “mettere la pezza” sulle voragini create per le riparazioni eseguite, fanno disastri. A Rovigo è proprio il caso di dire “pèzo el tacon del sbrego”. E’ costellata di “cicatrici” malcucite, che aumentano il degrado in città.



Un malcostume che lascia anche in centro lunghe strisce di asfalto malmesso, dossi e buche nuove che con il tempo toccherà al Comune sistemare. “Ho intenzione di convocare i tecnici dell’assessorato i miei ingegneri e le ditte che lavorano nel sottosuolo per mettere fine a questo andazzo - assicura l’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Saccardin, che aggiunge - C’è un periodo in cui dopo la copertura delle buche alla fine di un lavoro si attende l’assestamento del terreno, ma effettivamente abbiamo notato anche noi che spesso chiudono le buche alla meno peggio e questo non va bene, ci faremo sentire”.



Esempi di questa incuria poco “professionale”? In piazzale della Libertà alcuni mesi fa sono stati eseguiti alcuni lavori alle tubazioni. Ora una lunga cicatrice nera è ben evidente lungo il marciapiede e attraversa corso del Popolo fino davanti all’Orva.



Nel vicolo poco distante, la ditta che ha eseguito dei lavori di sistemazione dei tubi del gas non si è nemmeno preoccupata di sistemare il bitume. Così dopo vari mesi là dove c’era il manto dissestato, c’è del ghiaino. E’ sostanzialmente come sparare sulla Croce Rossa. E Rovigo non se lo può permettere.

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