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Bergamin a Pontida: "Giudici contro la Lega Nord"

Politica

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Oltre cento polesani al tradizionale raduno del Carroccio. Il sindaco: “Magistratura ad orologeria, vuole mettere in difficoltà il referendum”.
C’erano oltre cento militanti leghisti polesani, giunti in terra lombarda con un pullman organizzato dalla federazione provinciale del partito oltre che con mezzi privati, al grande raduno di Pontida.



Tra loro, anche l’assessore regionale Cristiano Corazzari, salito sul palco al fianco di Luca Zaia, srotolando un bandierone di San Marco di 12 metri per sei. “Tornare qui - ha detto lo stesso Corazzari - è una grande emozione. Ci vengo ormai dal 1992 e posso dire che è sempre una giornata eccezionale”.



Tra i temi portanti della kermesse, infatti, il referendum per l’autonomia del Veneto (e quello gemello che sarà celebrato in Lombardia) del prossimo 22 ottobre. Chiarissimo il sindaco di Rovigo Massimo Bergamin: “Io che sono un sindaco - le sue parole - so bene quanto sia importante avere a disposizione soldi per i miei cittadini. Con il referendum i soldi dei veneti resteranno ai veneti”.



Impossibile, però, non parlare dell’inchiesta che ha scosso il partito leghista. “La magistratura ad orologeria - le parole di Bergamin - tanto conosciuta purtroppo in questo Paese, prova a mettere in difficoltà la Lega Nord ad un mese dal referendum e all’avvicinarsi delle politiche. Ma noi non abbiamo paura”.



Il servizio completo sulla Voce in edicola lunedì 18 settembre.
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