Evasione, recuperate solo briciole

La lotta all’evasione fiscale fa flop. Gli accertamenti fiscali e contributivi fatti dalle amministrazioni locali - che dal 2005 hanno la possibilità di segnalare all’Agenzia delle Entrate o all’Inps le irregolarità fiscali e contributive scoperte nel proprio territorio - fanno registrati numeri davvero bassi. Del resto, solo un comune veneto ogni 10 ha aderito a questa modalità di lotta all’evasione.


E non va meglio in Polesine, dove sono stati appena tre i comuni che hanno dato la propria disponibilità a collaborare col fisco. Si tratta di Lendinara, Rosolina e Villadose, le quali - però - hanno raccolto nel 2016 meno di 1.200 euro in tutto. Nel dettaglio, ha recuperato 895 euro e 55 centesimi Lendinara, e altri 300 euro tondi tondi Rosolina. Neanche un centesimo, invece, Villadose.


Nel 2014 avevano racimolato poco più di mille euro a testa di Lendinara che Villadose; l’anno successivo aveva continuato la lotta all’evasione la sola Lendinara; mentre nel 2016 anche Rosolina è riuscita a mettere in cassa qualcosina. Piccole somme, però. E anche se sulla carta la “raccolta” è cresciuta del 20,66% rispetto all’anno precedente, facendo registrare un record a livello Veneto (solo Treviso ha fatto meglio), non ci si può certo dichiarare soddisfatti dei risultati raggiunti con questo strumento.


E non è soddisfatto, per nulla, lo Spi-Cgil, il sindacato dei pensionati del quadrato rosso. “Sono dati che lasciano perplessi - dicono dallo Spi regionale - e che rivelano un trend in continua diminuzione, a dimostrazione che la lotta all’evasione in Veneto ha ancora molta strada da fare”.


Il servizio completo sulla Voce del 23 settembre