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Stop alle querele e pace fra Papuzzi e Graziano

Partito Democratico

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Dopo le accuse reciproche, fine dello scontro durato oltre due anni tra i due dem.
Pace fatta fra Giovanni Papuzzi e il consigliere regionale Graziano Azzalin, due esponenti rodigini del Pd. Finisce quindi il duello che per oltre due anni ha diviso i due dem, a colpi di querele e controquerele. I due politici hanno infatti deciso di non proseguire lo scontro legale e di non arrivare ad alcun processo. Querele ritirate e amici (più o meno) come prima.


La battaglia legale era nata quando Papuzzi aveva accusato Azzalin di averlo spinto con violenza contro il muro durante una infuocata assemblea del Pd a Rovigo. Erano i giorni caldi della sconfitta elettorale alle elezioni comunali, dove Nadia Romeo aveva perso al ballottaggio con l’attuale sindaco Massimo Bergamin. Durante una riunione del Pd per analizzare l’esito delle urne scoppiò il finimondo.


Papuzzi accusò Azzalin di non essersi impegnato abbastanza nella campagna elettorale e di aver così avuto un ruolo nella sconfitta del partito. Scoppiò il parapiglia, Azzalin replicò a Papuzzi, ci furono parole grosse, spintoni, altri si intromisero e Papuzzi lamentò di essere stato spinto contro il muro.


Nei giorni successivi la polemica divenne aspra, Papuzzi pretese le scuse del consigliere regionale che invece negò ogni accusa. Poi arrivò la querela di Papuzzi nei confronti di Azzalin e la conseguente controquerela. Ora i due esponenti dem hanno deciso di fermarsi prima di arrivare in udienza rimettendo le querele e mettendo fine al duello. Che termina così senza vincitori né vinti.


Il servizio sulla Voce del 23 settembre
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