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Conchi in rotta con Forza Italia

Trema la sua poltrona da vicesindaco

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Ezio Conchi

Conchi specifica di lavorare per Forza Italia e non per una riedizione del Pdl. Ma Cortelazzo chiede una verifica.
“Io non sono del Pdl, sono stato eletto e nominato per Forza Italia, guardo al futuro e non al passato”. Parole che potrebbero mettere a rischio la poltrona di vicesindaco di Ezio Conchi, dissidente rispetto alla linea politica portata avanti dal nuovo commissario provinciale di Fi Piergiorgio Cortelazzo e da Adriano Paroli, coordinatore regionale. E infatti Cortelazzo chiede immediatamente una verifica al vicesindaco di Rovigo.


Venerdì scorso Conchi è stato l’unico amministratore forzista a non essere presente in municipio per la conferenza stampa di presentazione del nuovo corso azzurro polesano. E questo nonostante fosse stato inviato. E’ lo stesso Conchi a dire, senza giri di parole, e con un pizzico di sarcasmo che “quella era una riunione del Pdl, che Forza Italia ha mandato in soffitta alcuni anni fa. Non capisco perché avrei dovuto presenziare, io sono di Forza Italia. E guardo avanti non indietro, lavoro per proiettare il mio partito nel futuro, quindi non posso partecipare a far tornare il passato”. Il riferimento di Conchi è al nuovo corso di Forza Italia che si propone di essere inclusivo, e accogliere al suo interno anche chi si era allontanato come Paolo Avezzù, ed altri.


Insomma un ribadire in modo schietto che lui rimane fedele all’impostazione del senatore Amidei che aveva delineato un consiglio provinciale poi bocciato dalla dirigenza regionale proprio perché non ritenuto inclusivo.


La polemica è tutta interna a Fi, Conchi rimarca che “Forza Italia è il partito che ha seppellito il vecchio Pdl, perché riproporne lo schema?” Una posizione che però lo rende isolato nel gruppo dei consiglieri comunali di Rovigo e forse anche a livello di partito polesano, dove a sostenere la sua linea sembrano rimasti davvero in pochi: lui, Valter Roana e lo stesso Amidei, “ma - puntualizza Conchi - le idee non si quantificano. Io porto avanti questa e non mi sento in dissenso con nessuno”.


Una posizione difficilmente conciliabile con quella annunciata dai dirigenti provinciali e regionali. A questo punto anche la sua permanenza nella giunta Bergamin è a rischio, anche se lui dice: “Io sono stato eletto e nominato per Forza Italia, continuerò così. Certo non sono uomo per tutte le stagioni, ma questo non è un problema mio”.
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