Bergamin-Azzalin: sull'autonomia duello in tv

Bergamin versus Azzalin. Lo scontro fra il sindaco di Rovigo e il consigliere regionale del Pd è andato in onda sugli schermi di Antenna tre alla trasmissione “20 e Dieci” si. Più o meno all’ora di cena l’esponente della Lega Nord e quello del Pd si sono confrontati sui temi del referendum veneto e su quello dei migranti.


Bergamin, convinto sostenitore del referendum sull’autonomia del Veneto, in più occasioni ha anche parlato in dialetto veneto, per sottolineare la forza delle sue origini. I due politici si sono confrontati su tutti i temi in programma.


Parlando di referendum veneto Bergamin ha precisato che “occorre lasciare che il popolo si esprima”. Alla battuta di Azzalin che diceva che la Lega ha l’obiettivo dell’indipendenza dall’Italia, il sindaco di Rovigo ha puntualizzato che “i veneti devono poter gestire la cosa pubblica con i propri denari. Solo questo. L’autonomia non punta alla secessione”. Immancabile un riferimento al caso Catalogna: “Assurdo - ha detto Bergamin - che chi voleva manifestare e votare per i propri diritti sia stato preso a manganellate”. E poi riferimenti al residuo fiscale “il Veneto paga più di quanto riceve”.


Acceso anche il confronto sull’immigrazione. Azzalin ha rimproverato a Bergamin di “fare solo propaganda e di non partecipare, per Rovigo, ai bandi regionali per l’integrazione”. Il primo cittadino di Rovigo ha replicato ribadendo che “i richiedenti asilo devono essere controllati elettronicamente dalle forze dell’ordine nei loro spostamenti. Noi continueremo a fare verifiche negli alloggi per assicurare che tutto sia in regola. Per l’accoglienza si spendono tante risorse, ora anche al governo si sostiene quello che noi dicevamo tre anni fa, cioè aiutare i profughi a casa loro”.