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Bergamin: non mi hanno invitato ma sono vicino ai lavoratori

Il sindaco di Rovigo replica alle critiche per l'assenza al sit-in

Consiglio Comunale Massimo Bergamin 4

Massimo Bergamin e Paolo Avezzù

Dalla Uilm si precisa che non sono stati fatti inviti formali, ma sono stati contattati gli enti che hanno competenze sulle politiche del lavoro.
Polemica attorno ai politici che hanno partecipato al sit-in dei lavoratori della Sicc e che hanno impostato il coordinamento per rilanciare l’occupazione in Polesine.


Il sindaco di Rovigo, Massimo Bergamin, si è sentito accusato per non aver partecipato all’incontro fra politici e sindacati e risponde precisando di non aver mai ricevuto alcun invito, ma dice di essere "vicino ai lavoratori, per loro le mie porte sono sempre aperte".


E infatti ieri ha diffuso una nota al vetriolo: “I sindacati, con cui sono stato anche lo scorso venerdì per l’inaugurazione della nuova sede Uil, non mi hanno fatto pervenire alcun invito. Non ho mai declinato la partecipazione ad un confronto con i sindacati, li ho sempre ricevuti a tutte le ore. Visto che non c’era alcuna rappresentanza del Comune di Rovigo perché nessuno si è preso la briga di fare una semplicissima telefonata?”

A spiegare tutto, però, interviene Mirco Bolognesi, della Uilm che dice: “E’ vero al sindaco non è stato mandato alcun invito. Per il semplice fatto che non ci sono stati fax o comunicazioni ufficiali. Abbiamo contattato i responsabili degli enti interessati dalle politiche sul lavoro per mettere in piedi questa cabina di regia. Gli enti sono Provincia, Regione e ministero del lavoro. Per questo abbiamo contattato il presidente della Provincia Trombini, i parlamentari e la Regione”.


Non manca una polemica del sindaco con l'onorevole Crivellari: Quando va in tv gli spettatori si annoiano".


Il servizio completo sulla Voce dell'8 ottobre.
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