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Derivati: per il comune il salasso è milionario

Soldi pubblici

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Il Comune di Rovigo

Dal 2014 i costi sono cresciuti del 27%. Fin qui il “gioco” ha avuto un passivo di 900mila euro. E si continuerà a pagare fino al 2025.
Ha un buon gioco, l’assessore al bilancio del comune di Rovigo Susanna Garbo a cantare vittoria perché il comune di Rovigo ha risparmiato - rispetto a quanto messo a bilancio - la “bellezza” di novemila euro, per il secondo semestre di quest’anno, sugli interessi passivi per la scommessa (persa) sui derivati, “grazie alla variazione dei tassi”.



A guardare la questione con approccio meno ottimista, bisognerebbe rimarcare invece che il comune, anche per questo semestre, ha dovuto sganciare 104mila euro per gli azzardi finanziari fatti tra il 2004 e il 2007.



E a volerla dire tutta, bisognerebbe sottolineare come, nel giro di appena tre anni, il costo a carico delle casse comunali di questo derivato (sottoscritto nel 2007 con Banca Opi e Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo) sia salito dai 81.693 euro pagati nel secondo semestre del 2014 ai 104.423 euro di quest’anno. Un aggravio dei costi di oltre il 27% in soli tre anni.



Fin qui, nella doppia scommessa derivati il comune ci ha rimesso qualcosa come 900mila euro. E non è finita: il contratto legherà il comune alle banche fino al prossimo 2025. Con il rischio di dover sborsare (almeno) un altro milione e mezzo.



Il servizio completo e tutte le cifre sulla Voce in edicola martedì 10 ottobre.
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