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Ballerino gay ricatta gli amici: o paghi o racconto chi sei e cosa fai

Il caso

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L'inchiesta, iniziata a Verona, è stata spostata a Rovigo per competenza territoriale. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per l'uomo, un 30enne non nuovo a queste minacce.
Questa è la storia di un 30enne che vive nel territorio di competenza della Procura di Rovigo, che di lavoro fa il ballerino di professione e che aveva preso l'abitudine di pubblicare metteva sui siti di incontri gay.



Solo che, una volta incontrati gli "amici" chiedeva denaro per non divulgare quell’aspetto della vita privata che in molti tengono segreto.




E così il 30enne è finito a giudizio con l'accusa di estorsione, visto che - secondo l'accusa - nel marzo 2016 aveva obbligato un giovane veronese a versare sulla sua carta Postepay 1.300 euro per evitare di rendere pubblici i suoi gusti sessuali.



Un ricatto che, come detto, non era nuovo visto che già in passato il ballerino era stato condannato - dal giudice di Padova - a due anni e mezzo e a 1.200 euro di multa. La denuncia, in quel caso, era stata sporta da due uomini di 37 e 49 anni.



L'inchiesta a carico del 30enne, che era iniziato a Verona, è stato spostato a Rovigo per competenza territoriale, ed ora sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura, si dovrò pronunciare il gip di Rovigo.
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