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Il sindaco contro i sindacati: Premi inadeguati? Lo dicano ai disoccupati

Il salario accessorio dei comunali

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Il sindaco di Rovigo Massimo Bergamin

Cgil, Cisl e Uil insoddisfatti del premio da 715 euro a ciascun dipendente. Bergamin è un fiume in piena: ho rischiato di persona per chiudere una vicenda vecchia, lo vadano a dire ai disoccupati.
I sindacati di Palazzo Nodari criticano la delibera passata in giunta che mette fine alla vicenda del salario accessorio ai dipendenti comunali, bloccato dal 2012 dal Mef.


Una delibera che assegna - sono calcoli dei sindacati, circa 715 euro a dipendente.


Ma l'annuncio di un'assemblea da parte di Cgil, Cisl e Uil e le critiche al suo operato fanno andare il sindaco Massimo Bergamin su tutte le furie. Questa volta l’ha presa davvero male.



“Io ce l’ho messa tutta, davvero”, racconta. “E nessuno mi venga a dire che non ho consultato i sindacati. E’ un contenzioso che si protraeva dal 2012, non qualcosa causato da Bergamin. E in questi mesi abbiamo preso in mano le carte; siamo andati a Roma; ho inoltrato sempre tutti i documenti ai sindacati; ho insistito nonostante il parere contrario dei dirigenti... Io ce l’ho messa tutta. Non mi interessa niente che qualcuno mi dica ‘bravo’, figuriamoci. Ma almeno mi sarebbe piaciuto che qualcuno ammettesse che portiamo a casa un risultato soddisfacente, il massimo che si potesse fare. E invece...”.




Fa un paragone forte il sindaco, che richiama la crisi della Sicc e il problema dei lavoratori che rischiano il lavoro. "Mi verrebbe da dire che questi non capiscono quali siano le reali priorità, i veri problemi dei lavoratori. Poi mi ricordo che sono gli stessi che hanno detto che ero latitante agli incontri quando non mi avevano neppure invitato. Allora glielo dico: se hanno in mente un’azione di protesta in Consiglio comunale, bene. La facciano. Ma si presentino con 200 disoccupati veri, quelli che tutte le mattine bussano alla porta del sindaco”.



I sindacati, ieri mattina, hanno definito la delibera sul Mef un "blitz". “Facendo dei conti a spanne - spiega Cristina Garbin della Uil - divisi per 285 dipendenti fanno 715 euro a persona, mentre erano stati bloccati circa due milioni di euro”.



Questi fondi bloccati andranno a rafforzare il bilancio del prossimo anno a scapito di lavoratori".



Il servizio completo e l'intervista al sindaco sulla Voce di Rovigo di oggi 14 ottobre
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