Umberto Bossi a Rovigo il 21 ottobre, ospite dei leghisti... dissidenti

Uno se lo aspetta a Venezia. O a Milano. In altri tempi la sera della vigilia del referendum per l'Autonomia di Veneto e Lombardia il Senatur Umberto Bossi sarebbe stato in prima fila, all'attacco.



Ma i tempi cambiano. L'esclusione dal palco di Pontida è stato solo lìultimo di una serie di "segnali" inviati dai vertici leghisti al vecchio leader.



Ed ecco che proprio sabato 21 ottobre, non una data qualsiasi, Umberto Bossi lo ritroveremo in Polesine, una sorta di "ridotta padana" in cui incontrare i fedelissimi e gli amici. Alcuni dei quali oramai fuori dal Carroccio, come Antonello Contiero.



Proprio quel Contiero a cui neppure Bossi, a cui è legato da storica amicizia, è riuscito ad evitare l'espulsione dalla Lega. Il "Conducator" ultimamente fa vita ritirata, ma non si è mai defilato dalla politica polesana. Continua a incontrare amici, a vedere gente e, in questo caso, è il grande organizzatore dell'arrivo di Bossi (che nel marzo scorso arrivò a Villadose proprio per festeggiare il compleanno di Contiero).



La visita di Bossi sarà di qualche ora, a Corte Benetti, ospite di quel Fabio Benetti che è consigliere comunale della Lega in rotta di collisione con il proprio gruppo e che si vede in giro con frequenza insieme ai tosiani di Emanuela Munerato.



Sarà una visita, non un comizio, garantisce Benetti che all'ultimo congresso si era schierato con Gianni Fava contro Salvini.



Da programma, Umberto Bossi arriverà nel pomeriggio a Corte Benetti (alle 17 dice il volantino, ma chi conosce Bossi sa bene che per lui gli orari sono sempre indicativi), visiterà la azienda agricola e poi interverrà nella sala polivalente all'interno di Corte Benetti a cui seguirà la cena.