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Bergamin: un sì per l’orgoglio di un popolo

Il sindaco invita tutti ad andare ai seggi per l’autonomia veneta

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Massimo Bergamin

Il primo cittadino: è l’ora di avere autonomia gestionale e finanziaria. Occorre avere il potere di incidere.
“Quella di domenica (domani ndr.) è una battaglia di dignità, per la dignità della nostra gente”. Il sindaco di Rovigo Massimo Bergamin interviene alla vigilia del referendum veneto sull’autonomia per sollecitare il voto e soprattutto per rimarcare che “In palio c’è l’autonomia, che significa autonomia finanziaria, ma anche gestionale. Autonomia significa anche che un sindaco eletto per portare avanti un programma deve poter scegliere, e se serve cambiare, gli assessori ma anche chi lavora nella macchina amministrativa. Perché è anche con il lavoro dei dirigenti che un determinato programma si può applicare. Io non attacco nessuno, ma dico che l’autonomia è un valore a 360 gradi”.


Il primo cittadino di Rovigo parla anche di tasse: “Io sono sindaco di Rovigo e voglio parlare in rimo luogo da amministratore. Quello che i rodigini pagano in imposte non può rimanere in larga parte a Roma. Anche le risorse stanziate per il recupero del Maddalena non sono una regalia dal governo Gentiloni, ma sono soldi dei rodigini che vengono usati per riqualificare un quartiere. Sono soldi nostri”.

Bergamin arriva a dire che “l’esempio veneto si allargherà al resto d’Italia. Perché con questo voto si risveglia l’orgoglio di un popolo, da lunedì gireremo per il Paese per far vedere che una possibilità per l’autonomia regionale c’è. Questo è il percorso. E fa quasi tenerezza il presidente della Regione Emilia con le sue letterine al governo”.
E ancora tornando all’aspetto amministrativo: “Autonomia significa anche la possibilità di avere non solo le risorse ma anche gli strumenti per mettere in pratica i programmi”.
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