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Questione di quorum: il 49% di domenica scorsa è quasi un record

I numeri

Referendum Veneto spoglio schede  (6)

Referendum Veneto spoglio schede (1)

Il quorum sfiorato in Polesine per appena 289 schede può sembrare un risultato non positivo. Ma se si va a guardare i dati delle precedenti consultazione si scopre che è fra i più votati del millennio.
Astensione? Rovigo maglia nera? Forse. Ma se uno ha la pazienza di andare a guardare un po' di numeri, il quadro che salta fuori è... sorprendente.



A Rovigo città,per fare un esempio, il referendum sull'autonomia finisce dritto nel top 4 della partecipazione di questo millennio.



Dal 2000 ad oggi sono undici i referendum che si sono celebrati in Polesine. Uno ogni anno e mezzo, in media. E di questi, soltanto tre hanno superato lo scoglio del quorum, tanto in provincia quanto a Rovigo città. Due di questi poi, va detto, sono stati però referendum davvero particolari (e che il quorum, a dirla tutta, nemmeno lo prevedevano): i due referendum confermativi delle riforme costituzionali adottate dal parlamento, prima nel 2006, alla fine del terzo governo Berlusconi, e poi lo scorso 4 dicembre, con il voto che ha causato le dimissioni di Matteo Renzi.



In quelle due occasioni, l’asticella della partecipazione ha toccato rispettivamente quota 61,91% a Rovigo città (e poco meno in provincia) e del 74,43% (e qualche decimale in meno nel resto della provincia). Ma si trattava, appunto, di referendum a se stanti, e di campagne elettorali molto politicizzate. E che dunque si fa fatica a prendere ad esempio.



Tra i normali referendum abrogativi, dal 2000 ad oggi, soltanto quello sui servizi pubblici del 2011, incentrato sul tema della gestione dell’acqua, ha superato l’asticella del quorum (58% di partecipazione).



Il voto di domenica scorsa, con il 47,6% nel capoluogo e il 48,9% in provincia, si pone appena dietro a questo referendum.



Dietro però il deserto. Il quesito contro le trivellazioni, nella primavera dello scorso anno, si è fermato poco sopra al 39%, quelli sulla legge elettorale del 2009 si sono attestati a cavallo del 40%, mentre tra 2002 e 2005 l’asticella della partecipazione, per tre volte di fila, è rimasta addirittura sotto quota 30%.



Tra questi, anche l’unico referendum regionale veneto, prima di quello di domenica. Il quesito sull’abolizione dei “buoni scuola”, nel novembre del 2002, ha fatto registrare una partecipazione del 22,39% in città e del 21% in Polesine. Insomma, non ha scaldato i cuori. L’autonomia, se non altro, ci è riuscita. Arrivando a sole 289 schede dal bersaglio.
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