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Corsa ad alleanze, candidature e primi nomi

Con il Rosatellum scatta la campagna elettorale per le politiche

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I partiti cominceranno presto a disegnare strategie e coalizioni. Per la Camera con l'uninominale sarà battaglia voto su voto.
Nemmeno il tempo di vedere approvata la legge elettorale che già i partiti si mettono a tavolino per studiare collegi e alleanze, coalizioni e liste.

Il Rosatellum approvato ieri dal Senato, non senza polemiche, lancia ufficialmente la campagna elettorale per le elezioni politiche del 2018.


In quest’ottica i partiti si stanno già muovendo. “Dovremo subito lavorare sulle coalizioni - dice l’onorevole del Pd Diego Crivellari - la scelta del nome del candidato verrà dopo, anche perché le scelte saranno fatte assieme. Ovvio che noi, come Pd, allacceremo il dialogo con le forze politiche più vicine, i centristi, e la sinistra di Pisapia e di Mdp”.
Difficile però pensare ad un Crivellari non ricandidato nell’uninominale della Camera, essendo deputato uscente la sua corsa per la riconferma è più che ipotizzabile. Probabile che il seggio a Montecitorio se lo debba riconquistare confrontandosi con il candidato del centrodestra, con Forza Italia, FdI e Lega a cercare una sintesi per un proprio portacolori, e contro il Movimento cinque stelle, che farà corsa solitaria.
“Di sicuro - continua Crivellari - il Rosatellum impone ai partiti di dialogare all’interno della coalizione. E soprattutto farà vincere il candidato del territorio, perché per andare a chiedere il voto ai polesani occorrerà parlare di temi che li riguardano direttamente, proporre soluzioni ai problemi”.


Nel Pd, nell’ottica della parità di genere, potrebbe essere buono anche il nome di Nadia Romeo, anche tenendo conto del necessario equilibrio fra le anime interne, e si sa che la Romeo è una portacolori dell’area Emiliano.


Anche in casa Forza Italia si lavora ad alleanze e candidature. Il commissario polesano forzista, Piergiorgio Cortelazzo sa bene che “le scelte sui nomi si fanno assieme, dopo aver definito il perimetro della coalizione. Dobbiamo ancora vedere bene come saranno i collegi, Le decisioni saranno poi prese, come sempre, in accordo con i dirigenti regionali e nazionali”. Ed anche nel quartier generale forzista circolano i primi nomi, per il Senato Fi potrebbe puntare su Paolo Avezzù, presidente del consiglio comunale di Rovigo. Con un occhio alla parità di genere anche il nome di Cristina Folchini potrebbe rientrare nella partita.
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