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Fotovoltaico e Asm Set, i politici non sono più indagati

Indagine

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L'indagine sulle tangenti e sull'evasione d'Iva relativa agli impianti fotovoltaici iniziata del 2014 è giunta a una conclusione. Undici gli indagati. Mancano i nomi di Chendi, Caberletti, Taschin e Nicoli.
Le indagini iniziate nel 2014, che ipotizzavano tangenti per lavorare con Asm Set, nel settore del fotovoltaico e che hanno coinvolto anche la società Electra sono chiuse.



Per i politici rimasti invischiati nella vicenda nessun avviso di garanzia e quidi sono usciti di scena. Sono Nello Chendi, consigliere comunale del Pd e allora presidente di Asm Set, Pietro Caberletti sindaco di Bagnolo di Po, Massimo Nicoli, all'epoca ad di Asm Set ed Enrico Taschin, socio di Elektra.




Il pm Sabrina Duò ha comunicato la chiusura delle indagini a Thomas Carraro, 40 anni, socio di Elektra Srl, Elena Grandi ex presidente di Ascom, Nicola Masiero marito di Elena Grandi e socio di Elektra e ad altre otto persone a vario titolo coinvolte.



Le ipotesi di reato contestate sono sia le fatture false per "risparmiare" sull'Iva, cosa che di fatto configura il reato di evasione. Sia le presunte tangenti che vari imprenditori sarebbero stati indotti da Masiero, allora direttore tecnico di Asm Set a versare per lavorare con Asm Set Srl.




A inchiesta chiusa gli indagati sono undici: Nicola Masiero, Elena Grandi, Andrea Zennaro, Andrea Sterza, Thomas Carraro, Stefano Marchetto, Michele Saltarelli, Giuseppe Sofia, Alessandro Cremonesi, Franco Zonta, Michele Torri.

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