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Venetisti, il processo dovrà essere fatto a Rovigo

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Intervista all'ideologo Rocchetta: Noi Stato? Ne abbiamo più diritto della Catalogna.

Il processo per associazione sovversiva a carico di 47 "venetisti" che nel 2014 volevano occupare piazza San Marco a Venezia a bordo del tanko dovrà essere celebrato a Rovigo.



Lo ha deciso la Corte d'Assise di Brescia dopo una camera di consiglio lunga sei ore. Tra gli imputati, anche tre polesani: M. L. V., 52enne barista di Lendinara, il compagno M. F., 50 anni operaio di Arquà Polesine, e la figlia E. P., 29 anni anche lei barista.



In apertura dell'udienza, l'ideologo del gruppo, Franco Rocchetta, ha chiesto e ottenuto un minuto di silenzio in memoria di Salvatore Meloni. “Doddore”, anche lui tra gli imputati, scomparso nel luglio scorso.



“Il Veneto - ha detto Rocchetta in un'intervista esclusiva alla Voce - può fare più della Catalogna. Perché è vero che in Catalogna c’è molta più autocoscienza di essere popolo, ma la loro identità è stata costruita a tavolino in questi anni. Noi, invece, siamo popolo. E anche se le bandiere di San Marco, ultimamente, si moltiplicano, forse ancora non lo sappiamo. Eppure noi veneti abbiamo ancora più ‘carte’ in mano per dichiararci popolo, e poi Stato. Più della Val d’Aosta e del Trentino-Alto Adige, ma anche più della Catalogna”.



Il servizio completo e l'intervista a Franco Rocchetta sulla Voce in edicola mercoledì 1 novembre.

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