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Lo scout speed vola da Rovigo al Tar Lazio

Tribunale

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Da Rovigo rimbalza al Tar del Lazio la lotta contro le multe senza preavviso. Al centro della disputa legale la gerarchia tra codice della strada e decreto ministeriale.
“Siamo arrivati a un punto di esasperazione la gente non ne può più”. A parlare della nota vicenda dello Scout Speed, che sta rovinando la vita a tanti automobilisti della Bassa Padovana e di Rovigo in transito nei comuni di Solesino, Pozzonovo e Granze è Antonio Paribello, consigliere comunale di Sant’Elena e portavoce dei multati indignati.



Visto che il tribunale di Rovigo continua ad annullare i ricorsi in appello, dando ragione all’amministrazione e alla polizia locale, allora la posta si alza, e arriva il ricorso al Tar del Lazio affinché si pronunci sulla validità del decreto ministeriale che sugella, in deroga alla normativa, la possibilità di emettere multe per eccesso di velocità con lo strumento “mobile”, senza segnalarlo prima.




Nei giorni scorsi è stato depositato al tribunale regionale del Lazio, un ricorso amministrativo contro l’uso vessatorio dello scout speed, e tutti gli altri autovelox mobili, utilizzati dalle Polizia Locali chiedendo di modificare o annullare l'ultimo decreto ministeriale del giugno 2017, il quale, come il precedente del 15/08/2007 autorizzava senza visibilità e preavviso i velox mobili.



Il servizio completo sulla Voce di Rovigo di domani 3 novembre
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