L'amministratore unico di Asm Spa: soddisfatto per l'esito della gara, ma proprio non riesco a capire i sindacati... E la Commissiona nazionale di garanzia boccia lo sciopero indetto per il 13 novembre.
Non è proprio un bel momento per i sindacati.
Nel giorno in cui l’asta per la vendita di Asm Onoranze funebri fa un passo in avanti decisivo, con l’apertura delle buste e l’assegnazione temporanea alla M.K.M di San Bellino ([url"Leggi l'articolo"]https://www.polesine24.it/Detail_News_Display/Rovigo/onoranze-funebri-offerta-conforme-la-privatizzazione-va-avanti[/url]), dalla “Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero” è arrivato lo stop all’astensione dal lavoro promossa per il prossimo 13 novembre.
Il motivo è il “mancato rispetto della regola della rarefazione oggettiva degli scioperi”, visto che il 10 novembre è in programma un’altra astensione dal lavoro del settore privato. Tradotto: niente sciopero.
Se ne riparlerà eventualmente in altra data. Una data che potrebbe arrivare anche a cose fatte, visto che l’unica offerta presentata per l’acquisto della maggioranza di Asm Onoranze funebri è stata giudicata tecnicamente corretta.
In attesa di sapere se la Lorandi Spa, che come noto è già socia da anni al 10% di Onoranze funebri e che per questo motivo gode di un diritto di prelazione, lo farà valere, c'è una prima certezza: comunque vada, il prossimo 7 dicembre Asm Onoranze Funebri avrà un nuovo proprietario e il pubblico uscirà dal mercato delle onoranze funebri, un settore non più strategico oramai da tempo.
L’amministratore unico di Asm Spa, Alessandro Duò, è soddisfatto dell’esito della gara. “Sì, sono soddisfatto che ci sia stata un’offerta da parte di una società che ha reale intenzione di impegnarsi nel settore. E’ la dimostrazione che le cose sono state fatte come si doveva, e che la nostra azienda ha un mercato”.
Una vera e propria stoccata, dunque. Poi c’è il tema del rapporto con i sindacati. “Dispiace davvero - precisa Duò - per la lotta intrapresa dai sindacati contro questa operazione. Per me è incomprensibile il modo con cui hanno affrontato la vicenda. Capisco che dal punto di vista di qualcuno sia magari più comodo stare sotto la tutela di Asm piuttosto che di un imprenditore privato... Capisco ma non mi piace.
Tra l’altro - prosegue - è tutto scritto nero su bianco: i dipendenti conserveranno il loro posto e continueranno ad avere il medesimo trattamento economico. Ma soprattutto avranno tutte le garanzie che hanno gli altri milioni di lavoratori italiani del settore privato... Mi sembra una battaglia profondamente ingiusta in primo luogo proprio nei confronti di chi lavora tutti i giorni, in tutte le aziende di questo Paese con tranquillità e senza farsi prendere dal panico, come invece è successo qui”.
Dal canto suo la M.K.M si dichiara pronta a partire. “So come gestire l’attività. Per ora restiamo su queste dimensioni, ma l’obiettivo, nel giro di qualche anno, è di ampliare fatturato e attività”. Sono le prime parole di Nicolò Bernardinello, il direttore operativo della società M.K.M che si è aggiudicata la gara per l’acquisto della maggioranza delle azioni di Asm Onoranze funebri. La società è costituita da quattro soci. L’amministratore e presidente è Anna Mantovani, ma chi gestirà l’azienda dal punto di vista operativo è Bernardinello. “Io per anni - dice - ho gestito e condotto una società di onoranze funebri, so come si lavora in questo settore. Con la M.K.M si è intravista la possibilità di rilevare Asm Onoranze funebri e così è stato fatto. La nostra intenzione è quella di continuare ad operare nel settore in cui Asm Onoranze funebri ha sempre agito. Nessun cambiamento da questo punto di vista. Certo faremo una serie di verifiche; dei controlli e un generale punto della situazione perché la società dovrà essere gestita coma una società privata e non come società pubblica”.
Il direttore interviene anche sul settore personale, che nelle ultime settimane ha generato polemiche e timori fra i dipendenti. “Vedrete - continua - che quando i lavoratori ex Asm Onoranze vedranno che il direttore sono io tireranno un bel sospiro di sollievo. So come lavorano, li apprezzo, la collaborazione sarà impostata subito sui giusti binari. Il personale deve stare sereno perché il lavoro continuerà come prima”. Nessun taglio, quindi, anche perché “l’obiettivo, nel giro di qualche anno, è di ampliare attività e fatturato”.
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