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Provincia senza soldi: Perché non risparmia sul direttore generale?

La mozione della Lega

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I consiglieri provinciali Michele Aretusini e Laura Cestari suggeriscono a Trombini di risparmiare 40mila euro circa dalle mansioni non essenziali del segretario Maria Votta Gravina.
Dove potrebbe risparmiare i soldi - ad esempio per le strade - la Provincia di Rovigo? I conti in tasca al presidente Marco Trombini li fanno i consiglieri provinciali della Lega Michele Aretusini e Laura cestari: "36.151,96 se solo lo volesse. Basterebbe, per l’anno 2018, non confermare Maria Votta Gravina nel ruolo di direttore generale dell’ente".



Aretusini e Cestari precisano: "Il che non significherebbe certo lasciarla senza lavoro e senza reddito, visto che è e resterebbe comunque segretario generale dell’ente. Carica che, da sola, le vale un trattamento economico a sei cifre. A questo, ogni anno, a colpi di decreti si aggiunge il “bonus” per le mansioni aggiuntive di direttore generale".
 


“La questione non è nuova – spiega Michele Aretusini, consigliere provinciale della Lega Nord – già in passato i sindacati ne avevano parlato al presidente. Trombini però aveva risposto che visti i suoi impegni di lavoro aveva necessità assoluta dell’opera di Gravina anche come direttore. Ora, mi domando: è possibile che gli impegni di Trombini, di certo non obbligato da nessuno a fare il presidente della Provincia, debbano pesare per quasi 40mila euro all’anno sulle tasche di noi tutti?”.



A firmare la mozione anche Laura Cestari, l’altro consigliere in quota Lega. "Credo che di fronte alle difficoltà in cui si trova la Provincia ci siano priorità e riflessioni da fare – afferma – bisogna ponderare bene la ripartizione di risorse partendo proprio da una buona amministrazione a livello di ente".
 


È proprio partendo da questo presupposto che il consigliere Aretusini insieme alla collega Laura Cestari hanno presentato una mozione per impegnare il presidente a non rinnovare l’incarico di direttore generale per l’anno 2018 a Gravina. Un atto che, spiega Aretusini, è pienamente nelle facoltà di chi governa la Provincia. “L’incarico di direttore generale – recita la mozione – non è obbligatorio ma facoltativo”.




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