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Sicc, licenziamenti congelati

Fumata bianca in Regione

Sicc protesta Dipendenti Sindacati Onorevoli

Sicc protesta Dipendenti Sindacati Onorevoli 0

Al tavolo regionale il confronto fra azienda, sindacati e istituzioni ha prodotto l'effetto di bloccare i licenziamenti annunciati dalla Sicc. L'azienda ora deve presentare un nuovo piano industriale.
Sicc, licenziamenti congelati. Bloccati in attesa di un nuovo piano di rilancio dell’azienda.


Positivo il vertice di ieri in Regione Veneto, dove all’unità di crisi per il lavoro il confronto fra azienda, sindacati, e istituzioni ha permesso di bloccare i licenziamenti che la Sicc, fabbrica che produce serbatoi, aveva annunciato per il 22 novembre e che avevano dato il via ad una serie di proteste da parte dei lavoratori. Ora il taglio del personale è stato scongiurato, o meglio, messo nel congelatore in attesa di un incontro successivo, che si terrà il 23 novembre sempre a Venezia.


Al summit di ieri c’era l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, una delegazione dei lavoratori, i responsabili di Fim, Fiom, Uilm e di Cgil, Cisl e Uil, il presidente della Provincia Marco Trombini, l’assessore del Comune di Rovigo Gianni Saccardin, i parlamentari polesani (Crivellari, Amidei, Munerato). Per l’azienda c’era l’amministratore delegato di Sicc, Gilberto Tiveron, accompagnato da Leonardo Beccati di Unindustria.
Nel corso del vertice la Regione ha fatto sapere che è poco percorribile un piano di rilancio, come quello presentato mesi fa dall’azienda, che ha come presupposto il taglio di 23 dipendenti (su 77), in pratica le stesse perplessità che avevano espresso i sindacati e i politici polesani intervenuti al tavolo provinciale di crisi.


Alla fine del confronto è stata raggiunta l’intesa, formalizzata in un documento sottoscritto da tutte le parti. L’accordo prevede il congelamento dei licenziamenti, la cui data di scadenza, di fatto, viene spostata al 4 dicembre. In pratica si congela la situazione in attesa della presentazione, da parte della Sicc, di un piano di rilancio sostenibile, e che non preveda licenziamenti. Un piano che dovrà essere presentato al tavolo regionale del 23 novembre e che si basi sulla tenuta del sistema. E che possa contare anche su ammortizzatori sociali (cassa integrazione o contratti di solidarietà), che possano dare all’azienda la possibilità di proseguire la propria attività. Ammortizzatori sociali che dovranno essere sollecitati, con il ministero, proprio da Regione e istituzioni.
Soddisfatti la Donazzan, i sindacati, l'onorevole Crivellari e la senatrice Munerato.
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