Falso avvocato e molestatore

La condanna

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14.11.2017 - 00:10

Si era spacciato per un avvocato e aveva raggirato la sua vittima chiedendole soldi in prestito e pretendendo che lei accettasse appuntamenti galanti. Per Antonio Puglia, originario del Sud Italia, ieri pomeriggio il giudice del Tribunale di Rovigo ha letto una sentenza di condanna a 18 mesi di carcere per appropriazione indebita e molestie. I fatti contestati risalgono al 2011-2012 quando il truffatore aveva preso contatti con una signora nei bar accanto ai tribunali di Rovigo e Ferrara, presentandosi come un avvocato che si trovava lì per lavoro. Alla sua vittima aveva fatto credere che il marito la tradiva con una collaboratrice e che poteva indagare in modo da procurare alla signore le prove dell’infedeltà. Guadagnata la fiducia della sua vittima, l’avvocato aveva chiesto prima un acconto di 300 euro e poi un prestito di 450, chiesti accampando la scusa dei conti bloccati a causa di una disavventura giudiziaria in cui era rimasto coinvolto assistendo un altro cliente. Ma anziché limitarsi a intascare il denaro della donna, il falso avvocato avrebbe preteso da lei anche che accettasse le sue avances e gli appuntamenti a pranzo e a cena. Per mesi l’uomo aveva tempestato la signora di messaggi carichi di intimidazione e offese a sfondo sessuale. Puglia avrebbe minacciato di telefonare al marito della sua vittima dicendogli di aver avuto una relazione con lei. In altri casi, invece, sarebbe arrivato addirittura a intimidire la donna dicendole che l’avrebbe uccisa o fatta uccidere nel caso in cui l’avesse minacciata. L’incubo era continuato per mesi, fino a quando, a dicembre del 2014, la signora aveva trovato la forza di minacciare il suo persecutore, che ieri è stato condannato dal giudice.

Si era spacciato per un legale, offrendosi di fare indagini sull'infedeltà del marito della sua vittima. Per il falso legale è arrivata una condanna a 18 mesi di carcere.

Si era spacciato per un avvocato e aveva raggirato la sua vittima chiedendole soldi in prestito e pretendendo che lei accettasse appuntamenti galanti.

Per Antonio Puglia, originario del Sud Italia, ieri pomeriggio il giudice del Tribunale di Rovigo ha letto una sentenza di condanna a 18 mesi di carcere per appropriazione indebita e molestie.

I fatti contestati risalgono al 2011-2012 quando il truffatore aveva preso contatti con una signora nei bar accanto ai tribunali di Rovigo e Ferrara, presentandosi come un avvocato che si trovava lì per lavoro. Alla sua vittima aveva fatto credere che il marito la tradiva con una collaboratrice e che poteva indagare in modo da procurare alla signore le prove dell’infedeltà.

Guadagnata la fiducia della sua vittima, l’avvocato aveva chiesto prima un acconto di 300 euro e poi un prestito di 450, chiesti accampando la scusa dei conti bloccati a causa di una disavventura giudiziaria in cui era rimasto coinvolto assistendo un altro cliente.

Ma anziché limitarsi a intascare il denaro della donna, il falso avvocato avrebbe preteso da lei anche che accettasse le sue avances e gli appuntamenti a pranzo e a cena. Per mesi l’uomo aveva tempestato la signora di messaggi carichi di intimidazione e offese a sfondo sessuale.

Puglia avrebbe minacciato di telefonare al marito della sua vittima dicendogli di aver avuto una relazione con lei. In altri casi, invece, sarebbe arrivato addirittura a intimidire la donna dicendole che l’avrebbe uccisa o fatta uccidere nel caso in cui l’avesse minacciata.

L’incubo era continuato per mesi, fino a quando, a dicembre del 2014, la signora aveva trovato la forza di minacciare il suo persecutore, che ieri è stato condannato dal giudice.