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La toppa è peggio del promo

Il caso

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Il manifesto censurato in circonvallazione

Il comune copre il manifesto della festa hot. La titolare: Succede soltanto a Rovigo. E il fotografo Toscani commenta: a me possono non piacere, ma la censura no...
Due grosse bande azzurre su seno e slip, se vogliamo più esplicite e “scandalose” dello stesso manifesto erotico.



E la censura alla pubblicità del capodanno al night club è stata fatta. L’agenzia di affissione, in questo caso Asm spa, ha avuto anche il consenso della società committente, la Armony di Bondeno.



Si sono dunque evitati contenziosi e problemi, ma il dibattito non si placa.
E sul caso interviene anche Oliviero Toscani, il fotografo pubblicitario noto a livello internazionale.



“Se il locale è legalmente autorizzato allora deve essere anche libero di esprimersi come vuole - dichiara - Quindi mi dà fastidio che un amministratore da una parte faccia aprire un locale e dall’altro censuri motivando la scelta con gli espliciti riferimenti sessuali”.



Fatto sta che il fotografo milanese è a favore della libertà d’espressione, anche se non può non notare che “personalmente penso che esteticamente quei manifesti siano proprio brutti...”.



Il suo è un commento da esperto, per carità, ma sia la prima che la seconda versione “fanno pena, perché brutti, espliciti, volgari. Mi fanno pensare che in un posto così vadano clienti buzzurri. In ogni caso al di là del gusto estetico, non mi va bene che ci sia la censura”.



Molto concreta ed estremamente conciliante la titolare del locale Armony di Bondeno, che con questo caso di censura al manifesto sta in realtà godendo di un effetto mediatico inaspettato.



“Mi chiamano tutti - dice Renza Bulgarelli - e ho accettato a mettere le pecette perché me l’hanno chiesto e ho acconsentito. Ma vorrei dire le casa che vendono intimo hanno le donne più belle del mondo con seni e sederi in bella mostra. Perché non dicono nulla di quei manifesti, che abbiamo sempre sotto gli occhi?”.





La Bulgarelli pensa agli affari e fa spallucce: “Per il momento non abbiamo avuto ancora un aumento delle richieste, dopo l’effetto ‘censura’, ma sicuramente la gente sarà più incuriosita, vorrà scoprire il locale, vedere”.
Dunque pagherà ancora 200 euro per lo spazio al Ponte Marabin il prossimo anno? “Certo che sì, lo faccio da 20 - 25 anni, i nostri spettacoli li proponiamo al mondo intero, abbiamo le autorizzazioni, è tutto in regola e volete che le persone di Rovigo non ne siano a conoscenza? Oppure cosa volete che per pubblicizzare uno spettacolo sexy metta un frigorifero?”.



Il servizio completo oggi 18 novembre sulla Voce di Rovigo
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