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Il varco inganna, fioccano le multe

Polizia locale

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Il cartellone imbavagliato ha confuso gli automobilisti. Sanzione da 81 euro. La rabbia di un 71enne tratto in inganno: In 40 anni di guida mai una contravvenzione.
In 40 anni di patente e di guida come autista di pullman mai una multa. Lo dice arrossendo Giorgio Pizzardo, 71 anni, che invece da pensionato ne andrà a pagare una proprio malvolentieri.



L’ha presa, infatti in una sera piena di pioggia davanti al cartellone coperto del varco elettronico della Ztl. Quel varco che la stessa “Voce di Rovigo” un mese prima, a metà agosto, aveva segnalato come inutile, ma anche pericoloso e confusionario il varco digitale coperto con un cartellone stampato: “Attenzione varco attivo”.



Il disagio del cartellone luminoso coperto è andato avanti per parecchie settimane e alla fine più di qualche automobilista è rimasto incastrato e multato. Il cartello bianco che copre il messaggio c’è ancora, anche se più leggibile.



“Era la sera del 10 settembre - ricorda bene il signor Giorgio Pizzardo - e quella sera pioveva. Avevamo deciso con mia moglie di fare una passeggiata in centro così arrivati all’altezza di via Grimani abbiamo visto il varco luminoso coperto. Si vedeva solo una strisciolina gialla accesa. Ho pensato che fosse fuori uso, così sono passato. Ecco che il 14 novembre scorso mi arriva la raccomandata con la multa. Io una multa non l’avevo mai vista in vita mia, me l’ha detto l’addetto delle poste che si trattava di una contravvenzione”.



Ottantuno euro per aver oltrepassato la zona Ztl che evidentemente era attiva in quel momento. Settantuno euro se paga entro cinque giorni dalla data della notifica, 96 euro se paga entro 60 giorni. Insomma, si affretti a pagare, che le conviene.



“Al ricorso non ci penso nemmeno per non complicare le cose e poi non saprei dove andare a chiedere - spiega il povero pensionato - Però sono andato a spiegare la mia posizione e a lamentarmi al comando di polizia locale. Gli agenti mi hanno risposto con un ‘no comment’. Mi hanno detto che non sono mica il primo”.




Bene, quindi, ci sarebbe più di un utente gabbato dal varco “impazzito”, che ora è costretto a pagare la sanzione amministrativa.




“In teoria, io, sotto la pioggia battente - spiega ancora le sue ragioni Pizzardo - avrei dovuto scendere dall’auto, in questo modo intralciare il traffico, andare a leggere il cartello che copriva l’insegna elettronico e capire se potevo o meno passare”.


Il cartello stampato e attaccato al cartellone elettronico in quei giorni recitava: “Attenzione, il varco è attivo nei giorni e negli orari indicati nel pannello superiore”.

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