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Omicidio di capodanno, per "zio Coca" si mette male

Il processo in Assise

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La vittima: Lorenzo Ferracin, 45 anni, di Lendinara

L'omicidio di Lorenzo Ferracin. Sentiti i periti e il medico legale: quelle coltellate non sembrano sferrate per difendersi... Ma il processo si annuncia combattuto.
Dopo le prime testimonianza ([url"Leggi l'articolo"]https://www.polesine24.it/Detail_News_Display/BadiaLendinara/omicidio-di-capodanno-il-primo-testimone-mette-nei-guai-zio-coca-[/url]), il processo per l'omicidio di Capodanno entra nel vivo.



E in scena, di fronte alla Corte d'Assise, sono entrati i periti dalle cui risposte dipenderà molto del futuro di Giorgio Pasqualini detto "zio Coca", il 69enne che si trova alla sbarra con l'accusa di avere ucciso nella sua casa di Badia, dove si trovava agli arresti domiciliari per una condanna per droga, il lendinarese Lorenzo Ferracin.



Perché in fondo la domanda, l'unica vera domanda di questo processo, è Pasqualini voleva uccidere (dunque omicidio volontario), o l'omicidio è stato la conseguenza di una lite in cui l'uomo ha cercato di difendersi da un uomo armato di pistola (poi risultata giocattolo)? Come è evidente, dalla risposta a questa domanda dipenderà anche l'entità della condanna per il 69enne.



Il medico legale, Luca Massaro, interrogato dal pm Andrea Girlando, una risposta definitiva non l'ha fornita, anche se - secondo il suo parere - il numero e il tipo di ferite inferte sul corpo di Ferracin (con colpi sferrati dall'alto in basso e da diverse posizioni) sembrano travalicare il semplice atto di difesa da un'aggressione.


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