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Nemmeno il Pd fa quadrato per Zanellato

Consorzio di sviluppo

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Angelo Zanellato presidente del Consvipo

Pochi sindaci dem alla riunione convocata per cercare una via d'uscita sul Consvipo. All'assemblea potrebbe scattare la messa in liquidazione e la decadenza del cda.
Nemmeno più i sindaci del Pd riescono a fare quadrato attorno alla figura di Angelo Zanellato, presidente del Consorzio di sviluppo, la cui guida del cda pare avere le ore contate.


Lunedì scorso alla riunione dei sindaci del Pd, convocata per affrontare il tema Consvipo, si sono presentati davvero pochi amministratori dem. Certo qualcuno era assente giustificato, ma resta il fatto che ormai anche il partito dem pare no credere più al mantenimento in sella di Zanellato. E al momento non si intravedono ipotesi percorribili per evitare la messa in liquidazione e la decadenza dell’attuale cda. L’obiettivo di parte del Pd, infatti, è quello di cercare una soluzione condivisa per il futuro dell’ente, condivisa sia dall’attuale presidente che dalla maggioranza dei sindaci, che però sembrano aver voltato le spalle in massa a Zanellato. E forse proprio per cercare questa via d’uscita condivisa, e forse per concedere l’onore delle armi al presidente, che oggi si riuniranno i sindaci del cosiddetto gruppo dei 35. Di cui fanno parte sia sindaci del centrosinistra che del centrodestra. E fra questi anche Marco Trombini, primo cittadimno di Ceneselli e presidente della provincia. Che nei giorni scorsi ha lanciato l’affondo finale contro Zanellato, chiedendone le dimissioni e ribadendo che la Provincia non ha, ne potrà mettere, i 264mila euro della propria quota associativa. Motivo per cui il bilancio 2017 del Consvipo non potrà essere chiuso. Ed allora appare inverosimile ipotizzare un Zanellato che rimanga in sella proprio a seguito di un vertice partecipato anche da Trombini e dal centrodestra.


Senza contare che anche secondo buona parte del centrosinistra ormai il destino Consvipo è segnato. Forze qualche sindaco ed esponente dem sta ancora cercando di salvare la poltrona del presidente, con tanto di indennità, rimborsi chilometrici e buoni pasto, ma più per spirito di corpo che per reale convinzione.


E che l’assemblea di giovedì sia un appuntamento cruciale lo dimostra il fatto che alle 15 di domani sia stato convocato un cda Consvipo nel quale si parlerà anche di erogazione di Tfr ai dipendenti, oltre che comunicazioni di presidente e direttore. Insomma un clima da fine impero.
La mancata approvazione del budget e del bilancio innescherà l’avvio della fase di messa in liquidazione.
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