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Pizza patrimonio dell'Unesco una fetta di merito è di Amidei

La storia

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Bartolomeo Amidei

Il senatore polesano si è battuto in questi anni per una legge che riconosca la qualifica professionale del pizzaiolo.
La pizza napoletana tradizionale ha ottenuto il riconoscimento più ambito ed è diventata patrimonio dell'umanità, come ha deciso il Comitato per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Unesco. Un grande riconoscimento, atteso da anni.



E in questo risultato un po’ di merito è pure, in via indiretta, di stampo polesano. Una fettina della pizza patrimonio dell’Unesco la merita senza dubbio il senatore Bartolomeo Amidei che in questi anni in parlamento si è speso proprio per una legge che riconosca la qualifica professionale del pizzaiolo.



“Sono due cose - spiega Amidei - che vanno di pari passo. Il riconoscimento dell’Unesco è immateriale, riconosce l’arte del piazzaiuolo, che diventa un marchio, e la storia del prodotto. La mia proposta di legge, che è in commissione e spero venga discussa in tempo utile, è volta al riconoscimento professionale di chi svolge quest’arte. Si andrà a riconoscere la professionalità di questa figura, che in Italia conta su 150mila addetti, e consentirà loro di ottenere il patentino europeo per esercitare il lavoro in tutta la Ue. Pensate che figura se questo riconoscimento lo facessero, che so, i tedeschi... No, con il marchio Unesco è ancora più importante dare questo quadro di riferimento a chi svolge un’attività che tutto il mondo ci invidia...”.



E la soddisfazione ripaga pure di qualche piccola presa in giro sul polesano che parla di pizza... “Ma sì, ci mancherebbe”, sorride Amidei. “La pizza è uno stile di vita, è il made in Italy nel mondo, e cosa c’è di strano se un polesano se ne interessa? Ci mancherebbe”.
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