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Volto nuovo per la Commenda, l'aula dice sì

Consiglio comunale

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Approvato il piano di 18 milioni di euro per la riqualificazione dell'ex Maddalena e del quartiere Commenda Ovest. Lunedì la firma a Roma.
Ok al progettone per la Commenda. Il consiglio comunale di Rovigo ha dato il via libera alla firma sulla convenzione per la riqualificazione dell’ex ospedale Maddalena e del quartiere Commenda.


E così lunedì prossimo il sindaco Massimo Bergamin andrà a Palazzo Chigi, a Roma, per aggiungere la sua firma a quella del premier Gentiloni per il finanziamento da 13,5 milioni di euro (a cui se ne aggiungono 4,5 dai privati). Una firma rafforzata dal mandato ricevuto ieri dall’aula di palazzo Nodari.


Il dibattito ieri si è acceso dopo l’illustrazione del progetto da parte dall’assessore all’urbanistica Federica Moretti e del responsabile unico del provvedimento Ruggero Tezzon. Moretti ha ripercorso le tappe della partecipazione del Comune al bando periferie, le motivazioni della scelta della Commenda ovest (aree di degrado, presenza di scuole, impianti sportivi e strutture pubbliche) il contributo dei privati e le finalità degli interventi. Tezzon ha anche precisato che “uno dei principi è nessuna onerosità per il Comune né doveri di surroga in caso di inadempienze o negligenze. Servirà anche il reticolo dei sottoservizi, la rete di videosorveglianza, e la rete dell’illuminazione. Questa convenzione non genera alcuna preferenza o diritto a favore del privato. Le opere dovranno essere affidate con gare pubbliche e quelli per il Maddalena di rilevanza europea. Il reticolo stradale potrà avere gara a caratura nazionale”.
Prima degli interventi un emendamento del Pd per coinvolgere la terza commissione sulle varie fasi del progetto è stato respinto perché fuori dai termini, ma Stefano Raule, (Lega) ha detto che c’è l’impegno politico di coinvolgere la commissione stessa.


Tantissimi gli interventi dei consiglieri che hanno fatto le pulci al progetto, definito da tutti importantissimo per gli investimenti che porterà a Rovigo. Ma parecchi sono stati i dubbi sollevati dall’opposizione. Ad esempio sui vincoli dell’immobile ex Maddalena, il rapporto con i privati in caso di contenziosi. L’avvocato del Comune Ferruccio Lembo ha precisato che “con le ditte private interessate non ci sono contenziosi. E non incideranno sulla convenzione”. Ruggero Tezzon ha spiegato che “all’interno dell’immobile ci potrà essere una rimodulazione degli spazi”. Per l’ex Maddalena si è ancora in attesa della stima sul valore dell’edificio, i cui lavori di recupero sono stimati in 9 milioni di euro. (poi ci sono 2,1 milioni per la sistemazione delle strade e 340mila euro per il recupero di un piano di casa serena per ricavarne alloggi).


Andrea Borgato (Pd) ha chiesto chiarimenti “sulla destinazione delle aree che verranno concesse ai privati, per farne cosa? Con quali destinazioni?”. L’assessore Moretti ha puntualizzato che “l’area della riqualificazione sarà fulcro anche per interventi successivi di riqualificazione. Le destinazioni d’uso sono quelle compatibili col centro storico”. Nella sostanza la minoranza è stata critica sul fatto della poca condivisione e dei dubbi sugli aspetti tecnici della convenzione. I consiglieri di maggioranza invece hanno sottolineato che “il quartiere Commenda – come hanno detto Andrea Denti, Renato Borgato, Giacomo Sguotti - aveva bisogno di questa manna, sfido chiunque a trovare un quartiere con più degrado”.
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