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Sexgate, il pm nega tutto

Il caso

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Davide Nalin si è presentato al cospetto del Consiglio superiore della Magistratura. Rischia la sospensione e la collocazione fuori ruolo. Il difensore: "Lui in questa vicenda è soltanto una comparsa".
Da accusatore ad accusato. Oggi (15 dicembre) il pm Davide Nalin si è presentato al cospetto della sezione disciplinare del Consiglio superiore della Magistratura per rispondere del suo ruolo di “mediatore” tra il Consigliere di Stato Francesco Bellomo e una sua ex fidanzata, allieva della scuola “Diritto e Scienza”.



Per lui il pg della Cassazione ha chiesto la sospensione dalle funzioni e dallo stipendio, oltre che la collocazione fuori ruolo dal momento che il 38enne avrebbe abusato della toga per procurare a Bellomo “indebiti vantaggi sessuali”. Richieste su cui la sezione disciplinare si è riservata di decidere nei prossimi giorni. Il verdetto potrebbe arrivare già alla volta di lunedì.



Nalin ha preso la parola per qualche minuto, ribadendo che lui, in quella vicenda di richieste erotiche non c’entra nulla. “Sul fascicolo al vaglio della sezione disciplinare c’è poco o niente - afferma Franco Marozzo Della Rocca, il magistrato che difende il pm - La massa di carte relative alla scuola è come una recita in cui ci sono due attori principali (Bellomo e la sua ex fidanzata), e una comparsa, cioè Nalin”.

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