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"Perché ignorate la nostra voce?"

Il caso a Rovigo

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Gli studenti del Celio insorgono contro la decisione di spostare la scuola in Commenda: "Trombini aveva detto che nessuna decisione era stata presa".
Gli studenti del liceo Celio alzano la voce. Stanchi di essere inascoltati, hanno affidato la loro delusione a una nota scritta dai loro rappresentanti per protestare contro il trasferimento della loro scuola in via De Gasperi, in zona Commenda. Una scelta, raccontano, presa senza tenere conto dell’opinione di chi più di tutti è al centro di questa vicenda, la loro.



Il 14 dicembre scorso gli studenti, riuniti in assemblea, avevano incontrato il presidente della Provincia di Rovigo Marco Trombini, per affrontare la questione dello spostamento del liceo al Marco Polo. “In quella sede, il presidente Trombini aveva affermato che nessuna decisione definitiva era ancora stata presa in merito - spiegano gli alunni del Celio - e si è detto impegnato a cercare fondi per la manutenzione della nostra sede storica”.



Questa settimana però, hanno scoperto che le cose non stavano così: lunedì infatti, la dirigente scolastica Anna Maria Pastorelli, ha inviato agli studenti, ai docenti e ai genitori una circolare per comunicare che le classi del Celio e di Palazzo Campo verranno trasferite in via De Gasperi alla fine dell’anno scolastico. “La circolare informa l'utenza che la comunicazione viene fatta ‘in seguito all’incontro del 12 dicembre’ tra la dirigente stessa ed il presidente della Provincia - dichiarano i rappresentanti degli studenti - e smentisce così tutte le dichiarazioni rilasciate in sede di assemblea dal presidente stesso”.

Il servizio completo sulla Voce in edicola il 20 dicembre



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