Il pm Nalin indagato anche per stalking

Lo scandalo delle minigonne e dei tacchi a spillo imposte alle partecipanti del corso per diventare magistrati si allarga e al fronte del procedimento disciplinare, si apre quello penale per il sostituto procuratore Davide Nalin e per il consigliere di stato Francesco Bellomo, "deus ex machina" della scuola "Diritto e scienza".



Nalin, che è stato sospeso cautelarmente dal Csm, ma ha fatto ricorso in Cassazione contro questa decisione, è indagato dalla Procura di Piacenza per stalking, mentre il consigliere Francesco Bellomo per lesioni.



La vicenda è quella partita dalla denuncia del padre di una ragazza che ha partecipato ai corsi organizzati dalla scuola "Diritto e scienza", in cui Nalin era collaboratore. Secondo questa denuncia, la ragazza, che era stata anche fidanzata di Bellomo per un periodo, aveva subito pressioni da Nalin per convincerla a non mollare il corso e a seguire i consigli di Bellomo. Da qui l'ipotesi di reato di stalking.



La giovane piacentina, che aveva avuto una relazione con Bellomo, era poi caduta in depressione a causa delle pressioni subite, tanto da dimagrire e finire in ospedale.



Bellomo, secondo le accuse, avrebbe anche cercato una conciliazione con la giovane neolaureata mandando anche i carabinieri di Carpaneto (Piacenza) a casa sua per tentare un accordo. L’organo disciplinare del Consiglio di Stato ha chiesto la destituzione di Bellomo (il suo caso si discuterà il 10 gennaio), mentre per Nalin il Consiglio superiore della magistratura ha disposto la sospensione dall’incarico e dallo stipendio e ha fatto ricorso.



I sostituti piacentini, Roberto Fontana e Emilio Pisante, titolari dell’inchiesta avviata un anno fa, hanno fatto da apripista ai colleghi di altre procure: Milano e Bari, dove si tenevano altri corsi.