Acquevenete, investimenti subito

Acquevenete è oramai una realtà. La nuova società, frutto della fusione fra Polesine Acque e Cvs, è entrata nel pieno della propria operatività a partire dall’inizio di dicembre, e già nel prossimo anno - così è stato spiegato ai soci - inizierà a far vedere i primi frutti. Direttore generale di acquevenete è la dottoressa Monica Manto.


E dice: "La nascita di acquevenete è una grande opportunità per offrire ai cittadini un servizio sempre migliore. Questo perché sono maggiori le energie e le risorse in campo per risolvere le criticità operative, sia in termini finanziari che di risorse umane. Quanto a queste ultime, la fusione ci consentirà di creare maggiore specializzazione e questo si rifletterà anche sulla qualità del servizio erogato ai clienti”.


E ancora: "Per l’anno 2018 acquevenete prevede di investire un totale di 29 milioni di euro per rinnovare reti e impianti, suddivisi tra acquedotto, fognatura e impianti di depurazione, ammodernando la rete in più punti obsoleta e incrementando la tutela dell’ambiente. Si tratta di numerosi cantieri che saranno distribuiti in modo capillare su tutto il territorio."


Sulle tariffe: "La società, nel suo budget per l’anno 2018, ha previsto la riduzione tariffaria dal primo gennaio. Le determinazioni delle tariffe non sono operate dal gestore, bensì dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico, su proposta del Consiglio di Bacino. Il meccanismo tariffario prevede che queste determinazioni avvengano indicativamente nel mese di aprile-maggio, ma con effetto retroattivo a partire dal primo gennaio. Il taglio del 2% delle bollette, che corrisponde a circa un milione e mezzo di euro, è un risultato reso possibile proprio grazie alle efficienze create a seguito della fusione: una prima concretizzazione degli obiettivi impostati con questa operazione di aggregazione”.


Il servizio completo sulla Voce del 22 dicembre.