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Quella bomba esplosa il 3 gennaio 1982

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Il 3 gennaio 1982 l'assalto al carcere di Rovigo e la morte di Angelo Furlan. La figlia della vittima: la città di Rovigo si è scordata di mio papà.
Oggi è stato l’anniversario dell’attentato al carcere di Rovigo del 3 gennaio 1982, un assalto messo a segno da una formazione terroristica, costola di Prima Linea, per liberare 4 detenute “politiche” dal penitenziario rodigino.



Un’azione terroristica che provocò la morte di Angelo Furlan, uno dei pochi polesani morti a causa delle violenze terroristiche degli anni di piombo.



Furlan stava passeggiando lungo via Mazzini quando esplose l’A112 imbottita di tritolo lasciata sotto il muro di cinta del carcere per aprirvi una breccia. Un frammento dell’auto centrò il pensionato a spasso con il cane, non dandogli scampo.



La figlia Maria Teresa afferma:"Anni fa l’amministrazione comunale aveva promesso di intitolare una via col suo nome. Ma evidentemente sono state solo parole”.



Certo in via Mazzini c’è la lapide che ricorda l’attentato e la morte di Angelo Furlan, dove spesso avvengono le commemorazioni, ma una via col suo nome no.



Furlan, 64enne falegname in pensione, fu vittima innocente di un’assurda guerra allo Stato.


Il servizio completo su La Voce di giovedì 4 gennaio.
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