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Dirigente del Comune di Rovigo a processo

A Verona

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E' accusato di turbativa d'asta e abuso d'ufficio per l'appalto della gestione delle piscine di Legnago. I fatti quando era dirigente al Comune in provincia di Verona.
Gara d’appalto irregolare per la gestione delle piscine di Legnago. Dirigente del Comune di Rovigo a processo a Verona. E’ Alfonso Cavaliere, dirigente del settore cultura del Comune di Rovigo, che deve difendersi, nel processo in corso di svolgimento a Verona, da pesanti accuse, legate a fatti risalenti a quando era dirigente del settore affari generali e socio culturali del Comune di Legnago. Fra gli accusati anche il presidente regionale del Coni Gianfranco Bardelle.


Cavaliere ed altre quattro persone devono rispondere di turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Reati che secondo la tesi dell’accusa sarebbero stati commessi tra il 2010 e il 2011 in relazione all’affidamento del servizio di gestione delle piscine comunali di Legnago. Ancora una volta, quindi, è il tema piscine a mettere in difficoltà un dirigente del Comune di Rovigo. sembra un’ironia della sorte, ma questa volta il polo natatorio di Rovigo e l’amministrazione di palazzo Nodari non c’entrano proprio niente, inoltre per quel che riguarda il nodo del polo natatorio rodigino non si è mai parlato di reati.


Tornando al processo di Verona, che vede Cavaliere sul banco degli imputati, l’udienza filtro davanti al collegio si è già svolta, poi però c’è stato un cambio che ha riguardato il presidente del collegio, per cui si ripartirà dalla prossima udienza, fissata per il 22 maggio, dove saranno ascoltati i testi dell’accusa.


Cavaliere è accusato di turbativa d’asta perché, secondo l’accusa, assieme ad altri due imputati avrebbe alterato lo svolgimento della gara d’appalto per la gestione trentennale delle piscine comunali. Sotto processo con questa imputazione anche Gianfranco Bardelle, allora amministratore unico di Padova Nuoto nonché presidente del Comitato regionale del Coni e Roberto Schiavo, presidente di Legnagonuoto.


A Cavaliere e Bardelle è contestato anche l’abuso d’ufficio per l’aggiudicazione della gara all’associazione delle due società.


Il servizio completo sulla Voce del 5 gennaio.
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