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Cinergia a un mese dal rogo

L'incendio

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E' passato un mese esatto dall'incendio che ha devastato il cinema di Borsea. L'area del Cinergia è ancora interdetta e i titolari sono ancora in attesa della stima esatta dei danni e degli esiti delle indagini.
Un mese esatto. E’ il tempo trascorso dall’incendio che ha devastato il cinema Cinergia.


Ad un mese dal rogo, scoppiato all’interno del magazzino del negozio New Look, sottostante le sale cinematografiche, gli effetti di quel disastro sono ancora sotto gli occhi di tutti. L’area ancora interdetta e i segni delle fiamme e del fumo ancora visibili dalla strada che corre vicino.
L’incendio scoppiò nella tarda serata dell’8 dicembre 2017. Tra le 23 e la mezzanotte gli spettatori del multisala di Borsea cominciarono a sentire odore di fumo, poi il fumo cominciò a diffondersi nei corridoi del Cinergia, quindi nelle sale dove si stavano proiettando i film. Fu il fuggi fuggi, fortunatamente ordinato, con tantissime persone evacuate e costrette ad uscire dalle scale di sicurezza della struttura. La polemica però divampò subito per il ritardo con cui il sistema d’allarme e antincendio si mise in funzione.


Sul osto accorsero tantissimi mezzi dei vigili del fuoco, e poi carabinieri, polizia. Ci vollero parecchie ore per spegnere il fuoco e fermare il fumo la cui alta colonna fu visibile a chilometri di distanza.
Quando i vigili del fuoco poterono entrare nel New Look e nel Cinergia si trovarono davanti i resti carbonizzati di materiale vario e arredi. la struttura compromessa in più punti, muri anneriti e travature indebolite dalle alte temperature sprigionate dal rogo, alimentato anche da materiale vario stivato nel magazzino del negozio al piano terra dell’edificio.


Il New Look fu messo sotto sequestro per permettere indagini tese ad individuare la causa del disastro, che non si esclude essere dolosa. Gli spazi del cinema, invece furono interdetti.


Il gestore del Cinergia, Tiziano Solmi spiega che “nei prossimi giorni la procura dovrebbe chiarire il punto delle indagini sulle cause del rogo. Per l’area resta interdetta e non abbiamo ancora una stima dei danni né eventuali tempi di ripresa. Noi speriamo che l’attività possa continuare, ma non dipende da noi”.
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