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Si spara e manda il videomessaggio alla cognata. Ma è un falso

Procurato allarme

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33enne di Taranto simula il suicidio e manda il videomessaggio con WhatsApp alla sorella della fidanzata che abita a Rovigo. Denunciato dai carabinieri per procurato allarme.
Sul proprio cellulare compare un filmato terribile. Il fidanzato di sua sorella che impugna una pistola e si spara al petto. Un suicidio filmato e spedito attraverso WhatsApp. Ma era un falso, un messaggio spedito per una delusione d’amore.


Un video fake spedito per impressionare ma che ha fatto finire nei guai l’autore, denunciato dai carabinieri per procurato allarme. La ragazza che ha ricevuto il video del finto suicidio abita a Rovigo, il fidanzato della sorella, invece abita in provincia di Taranto, a Manduria.


Tutto è iniziato nei giorni scorsi quando il 33enne di Manduria, forse a causa di un litigio con la fidanzata, o forse perché incapace di tollerare la crisi, o la rottura, della relazione sentimentale, decide di fare un gesto clamoroso, un atto insensato che lo farà finire nei guai.
E così simula il suo suicidio. Impugna una pistola e la carica a salve, poi aziona la modalità video del proprio telefonino e riprende la scena in cui si punta la pistola al petto e fa fuoco. Un tentativo di suicidio in piena regola, trasmesso con la modalità WhatsApp alla sorella della fidanzata che abita a Rovigo.


La rodigina vede il filmato e avvisa subito i carabinieri. La telefonata viene subito smistata ai militari di Taranto che inviano subito una pattuglia a Manduria. I carabinieri rintracciano il 33enne a casa sua. L’uomo non nega le proprie responsabilità, ammette di essere l’autore del finto suicidio e di aver mandato il video messaggio a Rovigo. Consegna anche la pistola a salve, sequestrata dai militari. Il 33enne, infine, è stato denunciato per procurato allarme.
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