Caos rugby, Paulon adesso rischia il posto da assessore

Luigi Paulon rischia il posto da assessore allo sport, dopo l’attacco frontale alla Rugby Rovigo per i danni alla palestra del Battaglini.



Il presidente Francesco Zambelli ha infatti confermato la propria volontà di formalizzare, già nel cda di martedì, le proprie dimissioni lasciando, di fatto, la squadra simbolo della città abbandonata a se stessa e senza guida.



E Paulon (ironia della sorte, grandissimo e appassionato tifoso rossoblù) finisce lasciato solo dalla sua stessa maggioranza, e qualche consigliere comunale ne chiede addirittura la testa al sindaco Massimo Bergamin. Che, per il momento, sceglie la strada del silenzio.



Ad andare all’attacco sono Paolo Avezzù, Luca Paron, Vani Patrese, Carmelo Sergi e Giacomo Sguotti. “Con tutta probabilità - scrivono i cinque - da parte dei due assessori (l’altro è Saccardin, ndr) sulla questione palestra c’è stato un difetto di comunicazione che ha causato fraintendimenti. Facciamo innanzitutto appello al presidente della Rugby Rovigo, nonché amico, Francesco Zambelli perché ritiri le dimissioni”.



Insomma, i cinque stanno con Zambelli, e imputano a Paulon (e a Saccardin) il divampare della polemica e la frattura tra comune e società. E non è finita: “Facciamo altresì un invito al nostro sindaco Bergamin - continuano i cinque - perché segua personalmente la conclusione dei lavori relativi alla nuova palestra, al museo ed ai lavori allo stadio Battaglini, perché la consegna sia la più rapida possibile”.



Come a dire: il sindaco “commissari” Paulon e Saccardin, sostituendosi a loro nella gestione di tutto quello che riguarda i rapporti tra palazzo Nodari e viale Alfieri. Un primo passo verso la cacciata di Paulon dalla giunta? Bergamin, dal canto suo, preferisce non rilasciare dichiarazioni sull’argomento, così come Paulon. Ma il domino è innescato.



Il servizio completo sulla Voce in edicola lunedì 15 gennaio.