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Acquevenete: Cortelazzo presidente, Bergamin vice

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Massimo Bergamin e Piergiorgio Cortelazzo

Lista unitaria per il meno ambito fra i cda, visto che solo per il presidente è prevista un'indennità. Per il Polesine nominati anche il sindaco di Costa, Bombonato, e l'ex presidente di Palacque, Ferlin.
Tutto come previsto. O quasi.



Il nuovo cda di Acquevenete sarà composto da: Piergiorgio Cortelazzo, che ricoprirà il ruolo di presidente di Acquevenete, Massimo Bergamin, sindaco di Rovigo, Antonio Bombonato, sindaco di Costa di Rovigo, Alessandro Ferlin, già presidente di Polesine Acque ed ex sindaco di Lendinara e dai padovani Paola Fortuna, sindaco di Pojana Maggiore, Emanuele Barbetta, sindaco di Sant'Elena, ed Anastasia Nadiuzzi, consigliere comunale di Ponte San Nicolò.



La lista unitaria è stata presentata nel pomeriggio e verrà ufficializzata entro mezzogiorno di oggi.



L'unico dubbio riguardava Ferlini, la cui nomina è stata in ballo fino all'ultimo con quella dell'attuale sindaco di Lendinara, Luigi Viaro. Anche perché per Ferlin si era parlato anche della presidenza di Copnsvipo, che verrà rinnovata nei prossimi giorni.



Le nomine meno ambite degli ultimi anni (con l'eccezione del presidente, per tutti gli altri non è prevista alcuna indennità, ma solo un rimborso spese e pure piuttosto basso) sono dunque arrivate.

Come previsto, si diceva, con Cortellazzo, grande artefice della fusione, nel ruolo di presidente, e Bergamin, che proprio con Cortelazzo mediò fino all'ultimo strappando tutta una serie di condizioni, vicepresidente.



E se Cortelazzo dovesse venire eletto al parlamento? L'accordo parla chiaro: la presidenza sarà espressa dai comuni padovani che, come noto, hanno la maggioranza del capitale azionario
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