Cerca

Il Comune ordina di ripulire l'area piena di rifiuti

A Borsea

Il Comune destina l'ordinanza alla società Il Volo. Ma Barbin spiega che quel terreno è stato ceduto lo scorso luglio.
Ordinanza del sindaco nei confronti del rappresentante del terreno dove erano stati abbandonati rifiuti. Ma si tratta di un equivoco clamoroso, perché l’ordinanza è rivolta ad una società che dallo scorso luglio non è più titolare del terreno. Senza contare che il legale rappresentante non è mai stato tale, ma un semplice componente del cda. Un equivoco amplificato dal fatto che l’ordinanza è rivolta a Massimo Barbin, direttore di Confindustria Rovigo.


L’ordinanza è stata pubblicata ieri sull’albo pretorio comunale, il Comune di Rovigo intima all’azienda di smaltire i rifiuti e rimettere le cose a posto nell’area dove qualche settimana fa erano stati trovati scarti di vario genere abbandonati vicino alla strada a Borsea in via Maestri del lavoro. Un’ordinanza rivolta alla società il Volo che ha sede in via Casalini, la sede rodigina di Confindustria. Una società che formata per urbanizzare quell’area di Borsea.
Ma è lo stesso Massimo Barbin a sottolineare l’equivoco: “La società il Volo non è più titolare di quell’area dallo scorso luglio. Le quote sono state cedute. Io, inoltre, non sono mai stato legale rappresentante della società, ma solo un componente del cda. La notifica del procedimento era arrivata in via Casalini lo scorso dicembre e girata alla nuova proprietà. Non capisco come sia stato possibile cadere in un disguido simile”.


L’ordinanza comunale è relativa allo smaltimento di quanto recuperato dai carabinieri della Forestale alcune settimane fa in via Maestri del lavoro a Borsea. Plastica, vecchi mobili, pezzi di monitor, inerti e addirittura un vecchio divano.
Nell’ordinanza emerge che “le condizioni di semi abbandono nelle quali si trova l’area, la sua accessibilità, la mancanza di sistemi di confinamento o di sorveglianza, costituiscono elementi che evidenziano profili di colpa nella diligente conduzione dell’area”. A carico della società consortile era già scattato un procedimento, ma la società non aveva presentato memorie difensive o richieste.
Ecco allora che il sindaco ordina “di provvedere alla rimozione, e allo smaltimento dei rifiuti abbandonati”. Dispone inoltre “il ripristino dello stato dei luoghi”. Inoltre di “adottare tutte le misure necessarie ad assicurare l’inaccessibilità delle aree o a garantirne il necessario presidio per evitare ulteriori abbandoni di rifiuti nell’area”.


E bene precisare che non sono state ravvisate responsabilità dirette della proprietà del terreno nell’abbandono dei rifiuti. Ora la società titolare di quell’area ha 15 giorni di tempo per eseguire l’ordinanza. In caso contrario “si procederà per i provvedimenti amministrativi e penali del caso”.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400