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La congiura: ecco cosa è veramente successo ad Adria

Un retroscena clamoroso

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Facce tese in consiglio comunale ad Adria

Una vera e propria congiura: i dissidente partecipano ad un incontro con la minoranza prima di andare dal sindaco a trattare. Ma qualcuno ha avvertito Bobo. E scoppia il finimondo.
Stesso bar, stessa congiura: sette anni dopo si ripete lo stesso film con le stesse modalità, pur di mandare a casa Bobo.

Nell’autunno del 2010, nel locale pubblico in fondo a via Chieppara, ci fu un faccia a faccia decisivo tra l’allora segretario della Lega Antonello Contiero e il capogruppo Pd, Sandro Gino Spinello.
Nonostante altri rovesci arrivati negli anni successi, Spinello si ritrova ancora capogruppo Pd. E questa volta ha tratto nella sua tela i cosiddetti “dissidenti della maggioranza”.

Così attorno allo stesso tavolo si sono ritrovati l’altra sera, lunedì 15 gennaio, intorno alle 19, Giorgia Furlanetto, Daniele Ceccarello e Barnaba Busatto.


Non c’era Luca Azzano Cantarutti non perché abbia preso le distanze dal complotto, ma perché bloccato a letto con l’influenza. Dall’altra parte del tavolo alcuni consiglieri di minoranza, fra cui - vedremo fra poco il perché -
anche un traditore al contrario.


Superfluo domandarsi di che cosa possano aver discusso alla vigilia di un delicatissimo consiglio comunale che potrebbe sancire la fine traumatica della legislatura avviata un anno e mezzo fa.


Ma non finisce qui.

Alzatisi dal tavolo con la minoranza, i tre dissidenti della maggioranza, come niente fosse, si recano a Palazzo Tassoni per l’incontro di maggioranza in cui organizzare i lavori del civico consesso...
A un certo punto, intorno alle 22, arriva sul telefonino del sindaco una foto: apriti cielo. Bobo la osserva incredulo, fa una telefonata per accertarsi che sia stata veramente scattata due ore prima. Avuta conferma fa un profondo respiro e urla: “Tutti a casa, non mi faccio prendere in giro da nessuno”.


Barbujani spiega che cosa è successo, e mentre parla i volti dei tre impallidiscono, sanno di averla combinata grossa. Subito il clima di surriscalda, volano parole pesanti, impronunciabili, le più morbide sono “traditori”.


A questo punto è tutto un rinfacciarsi l’un l’altro colpe e controcolpe, uno sputarsi addosso sentimenti repressi per un anno e mezzo, un accusarsi a vicenda tra chi l’ha combinata più grossa.


Insomma, la maggioranza è in frantumi. Intanto Sandro Gino Spinello va a coricarsi convinto di aver messo a messo un altro colpo grosso. Ma lui è un politico di minoranza, e di razza. E ha fatto il suo gioco. Altri, invece, a qualcuno dovranno dare spiegazioni.

Resta solo una domanda: chi ha mandato la foto a Bobo?
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