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I tesori del Castello librario dell'Accademia dei Concordi

Accademia dei Concordi

Il sindaco Massimo Bergamin è stato guidato allo scoperta del patrimonio cittadino di 300 mila unità documentarie.
L'Accademia dei Concordi ha aperto le porte al suo “Castello librario”.



Il presidente Giovanni Boniolo, affiancato da Antonella Turri responsabile del settore biblioteca e archivio, ha guidato il sindaco Massimo Bergamin e tutto il direttivo accademico, alla scoperta di quello che è un vero e proprio patrimonio cittadino, che si aggira su oltre 300 mila unità documentarie.




Si tratta, come ha spiegato Turri, di una biblioteca deposito che nel corso dei secoli ha raccolto tutto il materiale donato dai soci accademici.



Dal 1840 la biblioteca è diventata della città ed è gestita dal Comune e dall'Accademia dei Concordi che tutelano il patrimonio racchiuso, rendendolo fruibile alla comunità.

Tutto è infatti, catalogato e disponibile a chi ne faccia richiesta.



Ora il progetto è quello di realizzare una biblioteca a scaffale aperto utilizzando le stanze dell'adiacente palazzo Bosi.

“Una biblioteca – ha detto il presidente Boniolo -, che diventerebbe in competizione con le grandi biblioteche europee.


Il servizio completo su La Voce di sabato 20 gennaio.
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