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Un altro negozio chiude i battenti

Commercio

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L’enoteca Divinho abbandona il punto vendita al dettaglio in via Mure Ospedale. Il direttore di Confindustria, Massimo Barbin costretto ad arrendersi: Ci concentriamo sull’ingrosso.
Continua l’emorragia di attività nel centro storico di Rovigo. Con l’anno nuovo infatti, ha abbassato le serrande pure il punto vendita dell’enoteca Divinho, in via Mure Ospedale, di cui è socio anche Massimo Barbin, direttore territoriale di Confindustria. Un nome di “peso” in città, che però non è bastato per consentire al negozio di portare avanti la sua attività, inaugurata un paio d’anni fa con tante speranze.



Un caso del genere era capitato lo scorso novembre, quando un’altra enoteca, il “Due di Coppe”, in galleria Rhodigium aveva chiuso i battenti dopo un anno di vita. A fondarla era stato un altro nome noto nel mondo del commercio rodigino: l’ex presidente di Ascom Stefano Pattaro, assieme ad altri due soci appassionati di vino. “Sicuramente è mancata la clientela ed è mancato il fatturato”, aveva commentato Pattaro all’epoca della chiusura.



Stavolta invece si tratta una scelta imprenditoriale, ma non per questa meno dolorosa, visto che arriva dopo la chiusura nell’estate del 2016, del vicino ristorante. In questo caso Barbin e il socio hanno deciso di dedicarsi esclusivamente alla vendita all’ingrosso, chiudendo il punto vendita al dettaglio, che evidentemente tanto bene non andava.


Il servizio completo sulla Voce in edicola il 24 gennaio
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