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Coimpo, servono nuovi controlli ai terreni

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Incontro del sindaco con gli agricoltori per una capire la situazione. Resta però il dubbio: chi dovrà farsi carico dei carotaggi per verificare eventuali inquinamento? I "civici" pronti a dimettersi.
Sulla vicenda Coimpo è iniziato, forse non da oggi, il gioco a nascondino: nessuno sapeva. Emblematica la situazione dei terreni nei quali sono stati sversati i fanghi da depurazione prodotti nell’impianto produttivo di Ca’ Emo: nessuno sapeva che cosa fossero quei fanghi.



E’ quanto sarebbe emerso dall’incontro di stamattina a Palazzo Tassoni alla presenza del sindaco Massimo Barbujani, presenti gli assessori Giorgia Furlanetto e Giuseppe Marzolla, con i rappresentanti delle associazioni di categoria Coldiretti, Cia e Confagricoltura, alcuni imprenditori agricoli, una rappresentanza dei cacciatori, quindi funzionari di Provincia, Arpav e Ulss; il tecnico ambientale e il legale del comune, rispettivamente Devis Casetta e l’avvocato Cimino dello studio Trovato.



Il primo problema emerso durante l’incontro è stato quello di capire se i terreni siano realmente inquinati, come riportato nell’informativa del gruppo forestale-Carabinieri del 17 gennaio scorso, oppure se la situazione di criticità sia migliorata, considerato che le analisi si riferiscono a campionamenti effettuati nel 2015 dall’Arpav di Treviso su mandato della Procura di Venezia che stava svolgendo le indagini.



Va ricordato che nel frattempo alcuni dei terreni posti sotto sequestro sono stati dissequestrati in quanto - essendo scaduto il contratto di affitto con Coimpo, poi non rinnovato - non c’è più il rischio di reiterazione del reato. Pertanto a questo punto è necessario provvedere a un carotaggio che accerti la situazione attuale.



Intanto, i consiglieri comunali di Ibc-SiamoAdria Omar Barbierato e Roberta Marangoni sono pronti a dimettersi se saranno seguiti dagli altri di minoranza e dai “dissidenti” della maggioranza per arrivare in questo modo allo scioglimento del civico consesso.



A loro giudizio è necessaria una nuova guida politico amministrativa della città, più credibile e coraggiosa, per far fronte alla drammatica situazione che sta emergendo in relazione alle problematiche legate alla Coimpo.



Il servizio completo domani 26 gennaio sulla Voce di Rovigo
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