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I dipendenti di Bellelli chiedono 500mila euro

Economia

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Bellelli Engineering fuori tempo per il concordato: oltre 30 lavoratori nel fallimento. Il sogno dell’internazionalizzazione svanito. Laureati e amministrativi senza stipendio per 3 mesi.
E’ stato il sogno dell’internazionalizzazione polesana. Una delle poche aziende che mentre l’Italia colava a picco, siglavano contratti con il mondo intero, dall’Arabia Saudita, all’America, al Ghana e apriva sedi in Iraq, a Houston e a Los Angeles nel settore dell’Oil&gas.




Cosa sia successo ai bilanci della Bellelli Engineering, l’azienda nata a Badia nel 2003 ed esplosa nel 2009-2010, non è ancora chiaro, mentre il tribunale fallimentare di Rovigo, con il giudice Mauro Martinelli, il curatore fallimentare e lo stuolo di professionisti chiamati a difesa delle varie parti dal 9 febbraio andranno a spulciare i conti che risultavano in attivo di oltre 22 milioni fino al 2015, mentre nel 2016 sono crollati con un passivo di oltre 24 milioni.




Intanto tra i creditori chirografari insediatisi a settembre in ben due istanze di fallimento da parte di due azienda, la Colmet spa e Massaro e associati, ci sono anche 31 dipendenti, seguiti dall’avvocato Marzia Bolognesi, mentre altri cinque attendono le prossime udienze per insediarsi.




In totale, tra mensilità non percepite, Tfr e permessi, i dipendenti vantano un credito privilegiato nei confronti dell’azienda di 500mila euro lordi. E non saranno i soli a chiedere conto alla voce “avere” in sede di fallimento.



Il servizio completo oggi 25 gennaio sulla Voce di Rovigo
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